Il percorso\n

L’albo d’oro

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Gli azzurri convocati

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Come è andata la gara femminile

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Il successo di Finn tra gli Under 23

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Il \”SuperMondiale\” del 2031 in Trentino

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La vittoria di Evenepoel nella cronometro

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La prova mondiale in linea elite maschile è iniziata!

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Corridori in postazione…

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Una grande notizia per lo sport italiano. È stata ufficializzato il \”Super Mondiale\” 2031 al Trentino: strada e pista insieme, con l’utilizzo del velodromo veneto di Spresiano. \”Abbiamo presentato un dossier di qualità che nasce da lontano e che vuole coinvolgere gran parte della provincia, per un evento che vuole mostrare a tutto il mondo le bellezze e le capacità organizzative del Trentino\”, le parole del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti

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Grandissima prova della azzurre nella gara in linea juniores ai Mondiali di ciclismo in corso a Kigali in Ruanda: Chantal Pegolo conquista un argento spettacolare al termine di una prova durissima. Oro alla spagnola Ostiz Taco, bronzo alla svizzera Grossman. La gara delle azzurre impreziosita anche dal quinto posto di Giada Silo. Il racconto della corsa al link

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Si parte affrontando nove volte un circuito di 13,6 km. Al suo internogli strappi del Côte de Kigali Golf (800 metri all’8,1% con punte massime del 14%) e della Côte de Kimihurura (1,3 km al 6,3% in ciottolato). Ci si sposta poi verso un altro, difficile tratto con tripla ascesa alla Côte de Péage (1,8 km al 5,9%), al Mont Kigali (5,9 km al 6,9%, punte che arrivano al 20% e altitudine di 1771 metri, la più alta raggiunta nella gara) e sul Mur de Kigali (400 metri all’11% con l’ulteriore ostacolo del pavè, tanto per non farsi mancare nulla). Infine si torna sul circuito iniziale, allungato a 15 km e da percorrere altre sei volte, comprese le vette già citate.

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La canadese Vallieres Mill vince a sorpresa il Mondiale elite femminile 2025 davanti alla neozelandese Fisher-Black e alla spagnola Garcia Canellas. Le big si sono marcate e non hanno saputo rispondere agli attacchi, annullandosi a vicenda. Longo Borghini chiude quindicesima. Vollering settima, Ferrand-Prévot sedicesima. Barbara Malcotti, dopo una grande prova al servizio della squadra, 18^

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Venerdì il capolavoro di Finn, che trionfa nella prova in linea Under 23 ai Mondiali di ciclismo. Dopo aver vinto il titolo iridato tra gli juniores nel 2024 a Zurigo, l’azzurro classe 2006 si conferma su strada staccando lo svizzero Jan Huber a 6 km dal traguardo. Primo oro per l’Italia del ciclismo in Rwanda. Lorenzo diventa il più giovane iridato di sempre in linea tra gli U23 a 18 anni e 281 giorni: \”È stato qualcosa di irreale\”. Il racconto della corsa

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\”Mi aspetto molto dalle mie gambe domenica, possiamo essere considerati tra i principali favoriti. Una cosa che mi ha colpito molto è stata la gente del posto in bici: ho incontrato tantissime persone in bicicletta, tutte bici semplici, ma pedalavano\”. A dirlo è Tadej Pogacar, alla caccia del bis in Ruanda, nella prima volta africana al Mondiale di ciclismo.\”Se sarà rivincita su Evenepoel? Probabilmente pure Remco voleva chiudere un cerchio, perché a sua volta era stato sorpassato da Vingegaard nella cronoscalata del Tour. Chissà, magari domenica toccherà a me togliermi quel feeling di quando qualcuno ti supera in una crono, certamente non è piacevole\”

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Il percorso della prova in linea maschile degli élite si annuncia come uno dei più duri di sempre: 267,5 km su un circuito di 15 km e con un dislivello complessivo di 5.475 metri, record assoluto in una rassegna iridata. Si aggiunga inoltre che la corsa sul tracciato di Kigali si svolgerà a un’altitudine tra i 1473 e i 1493 metri. Vedremo se questo Mondiale ruberà lo scettro di più duro (e tra i più epici) di sempre a quello di Sallanches nel 1980, quando a trionfare fu il ‘Tasso’ Bernard Hinault davanti all’azzurro Gianbattista Baronchelli e allo spagnolo Juan Fernández Martín: 7h32’16” il tempo del vincitore, solo 15 arrivati sui 153 partenti. E altri due azzurri in top ten: Miro Panizza (4°) e Giovanni Battaglin (10°).

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Marco Frigo, Gianmarco Garofoli, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Lorenzo Fortunato, Andre Bagioli, Giulio Ciccone, Matteo Sobrero

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Gli azzurri del Ct Marco Villa puntano su Giulio Ciccone, capitano unico dopo il forfai per febbre dell’altra possibile punta Giulio Pellizzari. Ciccone ha vinto, quest’anno, la prima tappa del Tour of the Alps (il 21 aprile a San Lorenzo Dorsino). E, in agosto, al rientro dopo il ritiro per caduta a Nova Gorica al Giro d’Italia, la prestigiosa Clásica di San Sebastián (il 2), la tappa non banale di Lagunas de Neila (il 9) alla Vuelta a Burgos, sfiorato il successo a Limone Piemonte (il 24) nella seconda frazione della Vuelta a España. Infine, dopo 144 km in fuga, ha chiuso ottavo nella penultima, sull’arrivo terribile e vertiginoso della Bola del Mundo. Il terzo posto al Lombardia dello scorso anno, alle spalle dell’alieno Tadej Pogačar e di Remco Evenepoel, e il secondo nella Liegi-Bastogne-Liegi dello scorso 27 aprile, ancora dietro il fenomeno sloveno, hanno dimostrato che nelle corse di un giorno dal percorso durissimo l’abruzzese può dire la sua almeno per il podio.

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Sono diversi i corridori arrivati a questo mondiale in grande stato di forma: Juan Ayuso per la Spagna; Isaac Del Toro per il Messico (in settembre 4 vittorie ‘italiane’ in una settimana fra GP Industria & Artigianato, Giro di Toscana, Coppa Sabatini e Trofeo Matteotti), che però dispone di una selezione ridotta al minimo; il redivivo Julian Alaphilippe per la Francia, primo al Québec (1606 giorni dopo la sua ultima vittoria World Tour) e occhio ai suoi compagni Valentin Paret-Peintre (vincitore sul Ventoux quest’anno alla Grande Boucle) e al 18enne Paul Seixas, fresco trionfatore al Tour de l’Avenir, e Grande Speranza Gialla per il ciclismo d’oltralpe lanciata subito tra i grandi (correrà anche il durissimo Europeo, il 5 ottobre in Limburgo). E poi il sempre combattivo Ben Healy (secondo dietro VPP sul Monte Calvo) per l’Irlanda. Tom Pidcock (straordinario terzo alla Vuelta, suo primo podio in un grande giro) per la Gran Bretagna. L’imprevedibile Quinn Simmons per gli Usa. Jai Hindley (capitano di Pellizzari e 4° alla Vuelta) e Jay Vine (due tappe più la cronosquadre e maglia a pois alla Vuelta e argento nella crono mondiale) per l’Australia (che ha una formazione niente male). Infine il colombiano Egan Bernal che qualche segnale di gran ritorno l’ha dato

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Il favorito numero uno resta sempre Tadej Pogacar. Anche se Remco Evenepoel ha lanciato il guanto di sfida già dalla prova a cronometro, con un successo mostruoso e un sorpasso proprio ai danni dello sloveno

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Buongiorno!

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Oggi è il grande giorno della prova in linea maschile che chiuderà i Mondiali di ciclismo in Ruanda. Il percorso di Kigali si preannuncia durissimo. Qui tutti gli aggiornamenti live, buon Mondiale a tutti!

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Mondiale 2025, tutto quello che c’è da sapereLeggi di più

meno di un minuto fa

Partiti!

La prova mondiale in linea elite maschile è iniziata!

2 minuti fa

A breve si parte

Corridori in postazione…

12 minuti fa

Il Super Mondiale 2031 in Trentino

Una grande notizia per lo sport italiano. È stata ufficializzato il “Super Mondiale” 2031 al Trentino: strada e pista insieme, con l’utilizzo del velodromo veneto di Spresiano. “Abbiamo presentato un dossier di qualità che nasce da lontano e che vuole coinvolgere gran parte della provincia, per un evento che vuole mostrare a tutto il mondo le bellezze e le capacità organizzative del Trentino”, le parole del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti

Ciclismo, il 'Super Mondiale' 2031 in TrentinoCiclismo, il ‘Super Mondiale’ 2031 in TrentinoVai al contenuto

17 minuti fa

Ieri l’argento di Chantal Pegolo nella prova juniores donne

Grandissima prova della azzurre nella gara in linea juniores ai Mondiali di ciclismo in corso a Kigali in Ruanda: Chantal Pegolo conquista un argento spettacolare al termine di una prova durissima. Oro alla spagnola Ostiz Taco, bronzo alla svizzera Grossman. La gara delle azzurre impreziosita anche dal quinto posto di Giada Silo. Il racconto della corsa al link

Mondiali, Chantal Pegolo argento junioresMondiali, Chantal Pegolo argento junioresVai al contenuto

25 minuti fa

Le caratteristiche del percorso

Si parte affrontando nove volte un circuito di 13,6 km. Al suo internogli strappi del Côte de Kigali Golf (800 metri all’8,1% con punte massime del 14%) e della Côte de Kimihurura (1,3 km al 6,3% in ciottolato). Ci si sposta poi verso un altro, difficile tratto con tripla ascesa alla Côte de Péage (1,8 km al 5,9%), al Mont Kigali (5,9 km al 6,9%, punte che arrivano al 20% e altitudine di 1771 metri, la più alta raggiunta nella gara) e sul Mur de Kigali (400 metri all’11% con l’ulteriore ostacolo del pavè, tanto per non farsi mancare nulla). Infine si torna sul circuito iniziale, allungato a 15 km e da percorrere altre sei volte, comprese le vette già citate.

Mondiali di ciclismo, il difficile percorso delle gara élite maschileMondiali di ciclismo, il difficile percorso delle gara élite maschileVai al contenuto

27 minuti fa

Ieri il mondiale femminile: sorpresa Vallieres, delusione per le big

La canadese Vallieres Mill vince a sorpresa il Mondiale elite femminile 2025 davanti alla neozelandese Fisher-Black e alla spagnola Garcia Canellas. Le big si sono marcate e non hanno saputo rispondere agli attacchi, annullandosi a vicenda. Longo Borghini chiude quindicesima. Vollering settima, Ferrand-Prévot sedicesima. Barbara Malcotti, dopo una grande prova al servizio della squadra, 18^

Vallieres vince a sorpresa il Mondiale femminileVallieres vince a sorpresa il Mondiale femminileVai al contenuto

31 minuti fa

Intanto l’Italia spera per il futuro con Finn

Venerdì il capolavoro di Finn, che trionfa nella prova in linea Under 23 ai Mondiali di ciclismo. Dopo aver vinto il titolo iridato tra gli juniores nel 2024 a Zurigo, l’azzurro classe 2006 si conferma su strada staccando lo svizzero Jan Huber a 6 km dal traguardo. Primo oro per l’Italia del ciclismo in Rwanda. Lorenzo diventa il più giovane iridato di sempre in linea tra gli U23 a 18 anni e 281 giorni: “È stato qualcosa di irreale”. Il racconto della corsa

Prova in linea U23, Finn show: è medaglia d'oro!Prova in linea U23, Finn show: è medaglia d’oro!Vai al contenuto

37 minuti fa

Pogacar: “Mi aspetto molto dalle mie gambe”. E su Evenepoel…

“Mi aspetto molto dalle mie gambe domenica, possiamo essere considerati tra i principali favoriti. Una cosa che mi ha colpito molto è stata la gente del posto in bici: ho incontrato tantissime persone in bicicletta, tutte bici semplici, ma pedalavano”. A dirlo è Tadej Pogacar, alla caccia del bis in Ruanda, nella prima volta africana al Mondiale di ciclismo.”Se sarà rivincita su Evenepoel? Probabilmente pure Remco voleva chiudere un cerchio, perché a sua volta era stato sorpassato da Vingegaard nella cronoscalata del Tour. Chissà, magari domenica toccherà a me togliermi quel feeling di quando qualcuno ti supera in una crono, certamente non è piacevole”

Pogacar tra aspettative, la crono di Evenepoel e l'atmosfera in RuandaPogacar tra aspettative, la crono di Evenepoel e l’atmosfera in RuandaVai al contenuto

43 minuti fa

L’altimetria del percorsoL'altimetria

48 minuti fa

Il percorso del Mondiale 2025

54 minuti fa

Sarà il Mondiale più duro di sempre?

Il percorso della prova in linea maschile degli élite si annuncia come uno dei più duri di sempre: 267,5 km su un circuito di 15 km e con un dislivello complessivo di 5.475 metri, record assoluto in una rassegna iridata. Si aggiunga inoltre che la corsa sul tracciato di Kigali si svolgerà a un’altitudine tra i 1473 e i 1493 metri. Vedremo se questo Mondiale ruberà lo scettro di più duro (e tra i più epici) di sempre a quello di Sallanches nel 1980, quando a trionfare fu il ‘Tasso’ Bernard Hinault davanti all’azzurro Gianbattista Baronchelli e allo spagnolo Juan Fernández Martín: 7h32’16” il tempo del vincitore, solo 15 arrivati sui 153 partenti. E altri due azzurri in top ten: Miro Panizza (4°) e Giovanni Battaglin (10°).

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08:47

La squadra azzurra:

Marco Frigo, Gianmarco Garofoli, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Lorenzo Fortunato, Andre Bagioli, Giulio Ciccone, Matteo Sobrero

08:43

Giulio Ciccone il capitano azzurro

Gli azzurri del Ct Marco Villa puntano su Giulio Ciccone, capitano unico dopo il forfai per febbre dell’altra possibile punta Giulio Pellizzari. Ciccone ha vinto, quest’anno, la prima tappa del Tour of the Alps (il 21 aprile a San Lorenzo Dorsino). E, in agosto, al rientro dopo il ritiro per caduta a Nova Gorica al Giro d’Italia, la prestigiosa Clásica di San Sebastián (il 2), la tappa non banale di Lagunas de Neila (il 9) alla Vuelta a Burgos, sfiorato il successo a Limone Piemonte (il 24) nella seconda frazione della Vuelta a España. Infine, dopo 144 km in fuga, ha chiuso ottavo nella penultima, sull’arrivo terribile e vertiginoso della Bola del Mundo. Il terzo posto al Lombardia dello scorso anno, alle spalle dell’alieno Tadej Pogačar e di Remco Evenepoel, e il secondo nella Liegi-Bastogne-Liegi dello scorso 27 aprile, ancora dietro il fenomeno sloveno, hanno dimostrato che nelle corse di un giorno dal percorso durissimo l’abruzzese può dire la sua almeno per il podio.

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08:39

Attenzione agli outsider

Sono diversi i corridori arrivati a questo mondiale in grande stato di forma: Juan Ayuso per la Spagna; Isaac Del Toro per il Messico (in settembre 4 vittorie ‘italiane’ in una settimana fra GP Industria & Artigianato, Giro di Toscana, Coppa Sabatini e Trofeo Matteotti), che però dispone di una selezione ridotta al minimo; il redivivo Julian Alaphilippe per la Francia, primo al Québec (1606 giorni dopo la sua ultima vittoria World Tour) e occhio ai suoi compagni Valentin Paret-Peintre (vincitore sul Ventoux quest’anno alla Grande Boucle) e al 18enne Paul Seixas, fresco trionfatore al Tour de l’Avenir, e Grande Speranza Gialla per il ciclismo d’oltralpe lanciata subito tra i grandi (correrà anche il durissimo Europeo, il 5 ottobre in Limburgo). E poi il sempre combattivo Ben Healy (secondo dietro VPP sul Monte Calvo) per l’Irlanda. Tom Pidcock (straordinario terzo alla Vuelta, suo primo podio in un grande giro) per la Gran Bretagna. L’imprevedibile Quinn Simmons per gli Usa. Jai Hindley (capitano di Pellizzari e 4° alla Vuelta) e Jay Vine (due tappe più la cronosquadre e maglia a pois alla Vuelta e argento nella crono mondiale) per l’Australia (che ha una formazione niente male). Infine il colombiano Egan Bernal che qualche segnale di gran ritorno l’ha dato

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08:34

Caccia a Pogacar: Evenepoel lancia la sfida

Il favorito numero uno resta sempre Tadej Pogacar. Anche se Remco Evenepoel ha lanciato il guanto di sfida già dalla prova a cronometro, con un successo mostruoso e un sorpasso proprio ai danni dello sloveno

08:30

Oggi il grande giorno della prova in linea maschile

Buongiorno!

Oggi è il grande giorno della prova in linea maschile che chiuderà i Mondiali di ciclismo in Ruanda. Il percorso di Kigali si preannuncia durissimo. Qui tutti gli aggiornamenti live, buon Mondiale a tutti!