Venticinque anni dopo la prima, storica edizione del Grande Fratello, le scintille tra i protagonisti non si sono ancora spente. A riaccendere il fuoco è Salvo Veneziano, il pizzaiolo siciliano che nel 2000 arrivò a un passo dalla vittoria. 






In una intervista al Corriere della Sera, il concorrente più genuino e spontaneo della “prima Casa” non ha risparmiato parole di fuoco contro Cristina Plevani, la prima vincitrice del reality.



La promessa del Montepremi

«Con Cristina e Pietro (Taricone, ndr) avevamo un patto chiaro: chi avesse vinto avrebbe dato 50 milioni agli altri due. Io lo avrei rispettato, lei no», ha raccontato al Corriere. «Si è tenuta tutto e ha pure negato che ci fosse un accordo». (In realtà nel documentario di Mediaset Infinity Grande Fratello – l’Inizio, Plevani ricorda la promessa e soprattutto che il primo da dirle di tenersi tutto fu Taricone, poi a convincerla sono stati i suoi amici più stretti ndr.)


Parole che fanno rumore e che riportano indietro a quell’estate del 2000, quando Cristina conquistò il montepremi da 250 milioni di lire in gettoni d’oro, lasciando Salvo al secondo posto.

Secondo il pizzaiolo, la Plevani avrebbe «giocato la carta della vittima» isolandosi negli ultimi giorni per attirare la simpatia del pubblico. Una strategia che funzionò, ma che oggi Salvo definisce «furba, molto furba».

Il ricordo di Taricone

Nonostante l’amarezza, il percorso televisivo portò a Salvo ben tre miliardi di lire guadagnati in cinque anni, investiti poi nelle sue pizzerie. Diversa invece la parabola di Pietro Taricone, ricordato da Salvo con profonda emozione: «Era come un fratello. Dopo la finale mi abbracciò e disse che non gli interessava la tv, voleva studiare recitazione. La sua morte fu un colpo al cuore».



L’attacco a Cristina

E Cristina? «È sempre l’ultima a scrivere nel gruppo WhatsApp degli ex gieffini. Non vive di amicizie, vive per sé stessa», ha commentato. Anche sul ruolo di opinionista nella nuova edizione del Grande Fratello che partirà lunedì 29 settembre, Salvo è scettico: «Brava in tante cose, ma non è il suo ruolo».




Ultimo aggiornamento: domenica 28 settembre 2025, 09:16





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