I due club hanno creato un modello economico e finanziario sostenibile e una gestione virtuosa: aumentano i ricavi dal botteghino e dagli sponsor
Vincenzo D’Angelo e Andrea Ramazzotti
28 settembre – 13:34 – MILANO
Entrambe sono nei quartieri alti della classifica e tra le società… più virtuose della Serie A. Milan e Napoli attualmente sorridono per i risultati del campo, ma anche per i conti. Il tutto nonostante abbiano i tecnici più pagati del campionato e quest’estate siano stati i club italiani che hanno speso di più per l’acquisto o il prestito dei calciatori. Entrambe le società, anche se con modalità e tempi diversi, hanno creato un modello economico-finanziario sostenibile e una gestione virtuosa, l’unica soluzione per sopravvivere (ottenendo risultati) in un calcio italiano che ha un quarto degli introiti da diritti tv rispetto alla Premier e stadi vecchi, oltre che poco profittevoli.
Svolta rossonera—
Dopo l’addio di Silvio Berlusconi e la gestione cinese, Elliott ha risanato il bilancio del Milan immettendo centinaia di milioni di equity e lavorando sulla crescita dei ricavi. RedBird, attuale fondo proprietario, ha proseguito su questa strada, con l’ad Furlani confermato punto di riferimento del club, ed è sul punto di licenziare il terzo bilancio consecutivo in utile: entro la prima settimana di ottobre è in programma il cda che certificherà un nuovo utile, oltre al record dei ricavi (saranno superati i 404 milioni del 2023-24). Il progetto sportivo è al centro di tutto e non a caso gli introiti, compresi i soldi arrivati dalle cessioni (Reijnders, Thiaw, Theo Hernandez e Okafor le principali), sono stati reinvestiti su Nkunku, Jashari, Ricci e Rabiot, quattro dei colpi più importanti. La partenza dell’olandese al City (per 57 milioni più bonus) ha dato un contributo decisivo a chiudere in positivo il bilancio 2024-25. Gli investimenti sui cartellini dei giocatori nella scorsa estate sono stati 165 milioni: esclusi i club della Premier, che hanno altri parametri, nel resto d’Europa solo Atletico Madrid e Bayer Leverkusen hanno speso una cifra superiore. Nel bilancio rossonero 2024-25 ci saranno i 60 milioni in arrivo dalla Uefa per i risultati sportivi della scorsa Champions e i 67 provenienti dalla Serie A. Oltre naturalmente ai proventi da botteghino, con il Diavolo che ha avuto il primo pubblico in Serie A come media spettatori a incontro, e agli sponsor della maglia. Complice il rinnovo (con aumento) di Emirates, nel 2025-26 la cifra che arriverà dai marchi sulla divisa rossonera (Emitares, Puma, Msc e Bitpanda) sarà addirittura superiore ai 70 milioni. Football Benchmark stima l’attuale enterprise value del Milan in 1,8 miliardi, ossia 1,75 al netto dei debiti finanziari. Difficile prevederlo nel 2018…
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Continuità azzurra—
Probabilmente non arriverà il terzo bilancio consecutivo in utile dopo gli oltre 140 milioni di attivo nel 2022-23 e nel 2023-24, ma nonostante ciò anche il modello del Napoli funziona. Lo certificano i due scudetti vinti negli ultimi due anni e i conti. De Laurentiis nell’ultima campagna trasferimenti ha speso 151 milioni, in Serie A meno solo del Milan, ma se si concretizzeranno le condizioni per il riscatto di Hojlund, alla fine la cifra sfiorerà i 200 milioni. Di fatto sono stati reinvestiti tutti i soldi arrivati dagli addii di Kvaratskhelia e Osimhen con un’aggiunta di qualche decina di milioni. Non è una novità per ADL che sul mercato ha spesso fatto il possibile per accontentare i suoi tecnici. Tornando ai conti del 2024-25, la partenza dello scorso gennaio del georgiano al Psg ha mitigato il rosso in un’annata che altrimenti, senza i proventi delle coppe europee, sarebbe stata economicamente difficile. Una parte importante, però, l’ha fatta anche la vittoria dello scudetto che ha permesso agli azzurri di incassare dalla Lega 68 milioni, in pratica quanto il Milan, e di aumentare i proventi da botteghino. Il gap dei ricavi con i rossoneri è notevole soprattutto a livello di sponsor di maglia (Msc e Sorgenia fruttano 12 milioni), ma in compenso gli stipendi sono minori di una cinquantina di milioni. Il Napoli inoltre, al 30 giugno 2024, aveva un patrimonio netto di 212 milioni e liquidità per 210, con Football Benchmark che valuta il club 1,1 miliardi.
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