Il dna
Questo esame era stato chiesto a gran voce dalla famiglia di Chiara Poggi fino al 2014, anno dell’appello bis nel processo ad Alberto Stasi. Poi, la stessa famiglia si è opposta fortemente. «Quel dna non era attribuibile, non c’era nessun elemento, ci sono dei dati probatori reali. Stiamo dando l’impressione agli italiani che non esistono le scienze forensi, che ognuno può fare una relazione e metterla lì», dice l’avvocato di Marco Poggi, fratello di Chiara. C’è una data da tenere a mente: il 18 dicembre. È il termine ultimo dell’incidente probatorio, poi si scopriranno tutte le carte e si capirà se Andrea Sempio da indagato diventerà imputato in un processo.