Prosegue la missione della Global Sumud Flotilla, con le navi che oggi hanno lasciato le coste di Creta e sono entrate in acque internazionali in direzione della striscia di Gaza raggiungibile, secondo gli organizzatori, “entro una settimana”. Resta aperto intanto il canale di dialogo con le autorità politiche italiane per l’eventuale consegna degli aiuti come testimoniato dall’incontro avvenuto nel pomeriggio a Roma tra una delegazione del Global Moviment for Gaza e il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Ho ribadito le mie preoccupazioni, se la Flotilla forza il blocco navale si espone a pericoli elevatissimi e non gestibili”, così il ministro stando a quanto riporta l’Adnkronos. Crosetto ha poi ribadito l’importanza del dialogo per “evitare azioni che mettano a rischio vite, in primis di attivisti italiani” e lo sforzo delle istituzioni “affinché prevalga il senso responsabilità”. (GUERRA IN MEDIORIENTE – SEGUI IL LIVE).

Crosetto: “Rischio effetti drammatici”

“L’obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali”, ha sottolineato Crosetto al termine dell’incontro con la portavoce della Flotilla, Maria Elena Delia, e con altre esponenti. Secondo il ministro il pericolo maggiore deriva dalla manovra di “barche civili che si pongono l’obiettivo di forzare un dispositivo militare”. “La priorità mia e del governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi”, ha aggiunto Crosetto che si è detto certo si possano ottenere “risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi e mezzi”. “Speriamo che le cose vadano nel verso giusto, c’è sempre tempo per ripensarci”, ha detto in mattinata il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo la fumata nera dei giorni scorsi sulla consegna degli aiuti via Cipro. “Io sono sempre pronto a parlare anche con chi mi attacca”, ha aggiunto il vicepremier. Sempre in giornata gli attivisti italiani avranno un incontro con alcuni leader dei partiti di opposizione.

Israele: “Provocazione al servizio di Hamas”

Sulla prosecuzione della missione navale duro è il commento del ministero degli Esteri di Israele che, in un post su X, ha definito l’azione della Flotilla “una provocazione” che fa il gioco di Hamas. “La flottiglia ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas”, si legge nell’account ufficiale su X. Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva lanciato un appello agli attivisti ad accettare “la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme” a consegnare gli aiuti alla popolazione di Gaza.

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