Il 2025 è l’anno dell’Italia negli sport di squadra. Una fioritura di trionfi e medaglie ad ampio raggio e su vasta scala, indiscutibilmente senza eguali. Come era già accaduto nel primo decennio del Nuovo Millennio, l’Italia è tornata la nazione di riferimento per gli sport di squadra in Europa. E a questo punto sognare di eguagliare (o migliorare) il record di Atene 2004, quando si qualificarono 8 compagini ai Giochi, appare un obiettivo tutt’altro che peregrino in vista di Los Angeles 2028.

VITTORIE, MEDAGLIE, GRADITI RITORNI E NOVITÀ

Iniziamo a sfogliare l’album dei successi di questa incredibile stagione. Nella pallavolo l’Italia ha dimostrato di non avere rivali, conquistando i Mondiali sia con le donne sia con gli uomini: un’impresa che in passato era riuscita alla sola URSS nel 1952 e nel 1960.

Le azzurre si sono confermate sul trono continentale nel softball, mentre i colleghi del baseball hanno riportato il Tricolore dove merita: dal 9° posto dell’edizione 2023 si è passati all’argento nel 2025, sconfitti in finale per 6-5 dai padroni di casa dell’Olanda. In entrambi i casi si sta lavorando bene: la qualificazione olimpica non sarà semplice, ma si stanno gettando le basi nel modo giusto per provarci.

Dopo decenni di anonimato, sono tornate a farsi valere le Nazionali di calcio femminile e basket femminile, approdate in semifinale agli Europei (le azzurre del basket hanno poi colto un bronzo storico dopo 30 anni) e non senza rimpianti per un risultato che sarebbe potuto essere ancora migliore. E che dire del basket 3×3 maschile, dove l’innesto di Amedeo Della Valle ha subito fruttato un bronzo continentale impensabile sino a pochi mesi fa: anche in questo caso il dt Stefano Mancinelli sta seminando nel modo giusto in un settore che era stato per troppo tempo colpevolmente ignorato dalla Federazione, almeno per quanto riguarda il ramo maschile.

Un altro sport da troppo tempo ignorato era il rugby a 7. Finalmente la Federazione ha deciso di investirci e, anche in questo caso, i risultati non si sono fatti attendere, come dimostra il bronzo agli Europei degli uomini che mancava addirittura da 16 anni.

L’Italia non aveva mai vinto trofei nel flag football, perdendo addirittura quattro finali continentali. Anche questo tabù è caduto, perché gli azzurri si sono laureati campioni d’Europa. Un giusto premio per una Federazione che da due decenni investe su questa disciplina, dunque da ben prima che diventasse olimpica. Per un soffio non è arrivato il primo trionfo della storia anche nel lacrosse, ma anche qui siamo sulla buona strada: gli azzurri hanno ottenuto un argento straordinario, superati nell’atto conclusivo da Israele. E nella variante olimpica del sixes potrebbero ulteriormente stupire. Rimanendo in ambito di ‘sport americani’, il football americano classico vedrà a fine ottobre la Final Four degli Europei. E l’Italia sarà presente anche lì, dove affronterà in semifinale la Finlandia.

Ottime notizie sono arrivate anche dagli sport di squadra non olimpici. Pensiamo all’oro agli Europei di beach soccer e al bronzo a quelli di hockey su pista. Segnali di ripresa anche per il calcio a 5, dove la Nazionale maschile si è qualificata per gli Europei dopo aver eliminato ai play-off il temibile Kazakistan, mentre le donne affronteranno tra qualche settimana il primo Mondiale della loro storia.

NON SI VINCE, MA SI CRESCE

Per anni la pallamano è stata la pecora nera dello sport italiano. Oggi non lo è più grazie ad un percorso virtuoso che, pian piano, sta dando i suoi frutti. La Nazionale maschile si è qualificata prima per i Mondiali e poi per gli Europei: il prossimo passo, non semplice, sarà ora quello di provare a scalare le gerarchie e iniziare a giocarsi qualcosa di importante. Può sorridere anche l’hockey su prato, con la compagine femminile tornata tra le prime 8 agli Europei grazie alla promozione conquistata sul campo. L’Italia si è inoltre qualificata per i Mondiali T20 di cricket del 2026, ovvero proprio la specialità che farà il suo debutto alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

MA NON MANCANO DEI FLOP…

La perfezione, come noto, non esiste. Pur nell’anno d’oro degli sport di squadra, non sono mancate delle cocenti delusioni. Continua a brancolare nel buio il calcio maschile, a forte rischio di mancare la qualificazione ai Mondiali per la terza edizione consecutiva. La Nazionale maschile di basket si è fermata agli ottavi degli Europei: il potenziale del gruppo appariva di uno spessore più elevato, ma è probabile che abbia inciso in maniera determinante la presenza di un ct ormai a fine ciclo. Ad ogni modo, se nel calcio si fatica ad intravedere la luce della speranza anche per gli anni a venire, nella pallacanestro i risultati delle selezioni giovanili fanno invece auspicare un futuro più ambizioso.

Molto male, oggettivamente, la pallanuoto. Il Settebello partiva per vincere i Mondiali, con una rosa a disposizione da fare invidia a chiunque; invece non è andato oltre una netta e amara eliminazione ai quarti contro la Grecia. Il Setterosa rimane invece nella sua aurea mediocritas: qualcosa si muove dai settori giovanili, ma ancora troppo poco per sperare in un salto di qualità imminente. Infine il rugby a 15, dove la compagine maschile si continua a mantenere nel limbo di color che son sospesi, senza mai spiccare veramente il volo, mentre in ambito femminile le azzurre hanno disputato un Mondiale insufficiente.