Un anti-western ambientato nell’Italia postunitaria e che racconta un fatto vero: la sfida a Roma, nel marzo del 1890, tra i butteri della campagna pontina e Buffalo Bill (John C. Reilly), vinta clamorosamente dai primi.
Questo il plot di ‘Testa o croce?’ dei registi Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, già al Festival di Cannes, e ora in sala dal 2 ottobre con 01. Un western surreale il loro, specie nella seconda parte, con al centro la storia d’amore tra il pacifico buttero Santino (Alessandro Borghi), vincitore della sfida con Buffalo Bill, e la moglie del signorotto locale, Rosa (Nadia Tereszkiewicz). In seguito all’omicidio del marito di quest’ultima poi i due verranno inseguiti tra Circeo e Toscana, anche perché sulla testa di lui c’è una grossa taglia.
“Santino mette davanti a tutto le sue fragilità e i suoi limiti, non sa sparare, non sa gestire le situazioni esplosive, si fa tirare dentro gli eventi, sa solo andare a cavallo, insomma è un cowboy ma anche un meraviglioso scemo emblema di tutti noi maschi e l’ho trovato meraviglioso”, questo aveva detto l’anno scorso a Cannes Alessandro Borghi che oggi all’incontro stampa ha dato forfait perché sul set di ‘Bianco’ di Daniele Vicari dove interpreta lo storico alpinista Walter Bonatti.
Dice invece oggi a Roma in ottimo italiano Nadia Tereszkiewicz (Forever Young – Les Amandiers, 2022; Mon Crime – La colpevole sono io, 2023): “Mi è piaciuto molto il personaggio di Rosa perché è una donna che si emancipa nonostante tutto. E questo in un film in cui c’è un forte elemento magico”. Mentre in ricordo di Claudia Cardinale dice ancora l’attrice vincitrice Premio César come promessa femminile nel 2023: “Faccio mia una sua frase ovvero quando ha detto di essere entrata nel cinema a ventidue anni e che da allora non ha mai smesso di amarlo e volerlo fare”.
“La volontà di sperimentare territori inesplorati” è invece quella che ha animato il coregista Matteo Zoppis in questo western che dice: “attraversa tutti i suoi sottogeneri con l’idea soprattutto di fare una semplice ballata trovando le giuste sonorità e dove, al centro di tutto, c’è un uomo, un anti-eroe in fuga”. Spiega infine l’altro co-regista, Alessio Rigo dei Righi: “Con questo film volevamo arrivare a un pubblico diverso rispetto a ‘Re Granchio’. È un po’ una dichiarazione d’amore al cinema. Insieme a Matteo siamo da sempre appassionati alle opere degli anni Settanta, a registi come Altman. Il nostro Santino – ribadisce – è un vero anti-eroe, uno che non ha la pistola e non sa neppure sparare. I western – aggiunge – sono sempre stati uno specchio attraverso cui scorgere il contesto socioculturale in cui sono stati realizzati, e questa è la nostra opportunità per fare un film che parli attraverso il genere del mondo in cui viviamo: un mondo di false apparenze, individualista, surreale, spesso ostile e malvagio, dove l’unico sentiero verso la redenzione è l’amore”.
Nel cast del film prodotto da Ring Film, Cinema Inutile e Rai Cinema anche: Peter Lanzani, Mirko Artuso, Gabriele Silli e Gianni Garko.
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