Preferiamo scriverlo piano e prendere il risultato della Sprint Race e del GP del Giappone con le pinze, ma Pecco Bagnaia è tornato a fare la voce grossa in pista. In questa travagliata stagione il centauro torinese ha fatto sempre una immensa fatica in sella alla Ducati Desmosedici GP25. Era arrivata una sofferta vittoria ad Austin, ma con Marc Marquez al tappeto nella ghiaia.

Dopo i test di due settimane fa a Misano vi avevamo anticipato delle dichiarazioni del due volte campione di MotoGP alquanto sopra le righe. Magicamente il numero 63 sembrava aver trovato la quadra. La ricetta magica non sarebbe arrivata grazie a un pacchetto di sviluppi miracoloso. Dopo 16 tappe e 32 gare con poche soddisfazioni e tanti errori, Pecco avrebbe risolto tutti i suoi problemi. Il torinese avrebbe apportato diverse modifiche sulla Desmosedici GP25, trovando insieme alla squadra alcune soluzioni per risolvere le preoccupanti performance in frenata che lo hanno accompagnato nel corso dell’intero campionato.

La prova del 9, nel weekend in cui Marc Marquez è arrivato a quota 9 riconoscimenti iridati, è arrivata subito nella gara breve. Pecco ha siglato una pole position da applausi ed è scattato a fionda nella SR, precedendo il commilitone di spagnoli. Il numero 93 ha dovuto lottare con il coltello tra i denti con Mir su Honda e Acosta su KTM per completare una splendida doppietta. Il podio è stato chiuso dallo Squalo di Mazarrón, mentre Alex Marquez ha concluso fuori dalla zona punti.

Pecco, dopo i feedback positivi avuti nei test, nelle prove libere del venerdì e nella giornata di sabato, ha subito cambiato umore in vista dell’appuntamento domenicale. Ci sarebbe stato un riavvicinamento ad alcune soluzioni simili alla GP24. L’italiano ha ricominciato ad andare forte con una guida aggressiva e staccate al limite. Nel GP di Giappone è stato perfetto Nuvola Rossa, comandando dal primo all’ultimo giro. Marc Marquez ha fatto un solo grande sforzo, prendendosi il rischio di superare il connazionale Acosta. Alle sue spalle Mir e Bezzecchi hanno dato il massimo in condizioni difficili. Marc Marquez si è laureato campione del mondo MotoGP 2025, grazie alla sua tenacia e una Desmosedici GP25 da sogno, stavolta anche nelle mani di Pecco che, fumate bianche a parte, ha completato un weekend impeccabile.

I top 3

Marc Marquez: 10 e lode – Un come back senza precedenti nella storia del Motociclismo moderno. All’età di 32 anni nessuno era stato in grado di vincere un titolo in MotoGP. Nessuno era stato capace di tornare sul tetto del mondo a distanza di 6 anni dall’ultima volta. Grazie alla seconda posizione conquistata a Motegi Marc ha celebrato con un urlo liberatorio il settimo titolo in top class, il primo con la Rossa di Borgo Panigale. Solo Casey Stoner e Valentino Rossi erano stati capaci di trionfare in MotoGP con due moto diverse. Negli anni scorsi ha superato l’incubo della diplopia e ben 4 operazioni all’omero destro.

Una supremazia che si riflette anche nei numeri: 17 Gran Premi nel 2025 sulla GP25 e 11 vittorie nei GP, 14 successi nella SR, 31 podi complessivi, 8 pole position e 18 giri più veloci per un totale di 541 punti conquistati su 629 a disposizione (record assoluto). Dopo il trionfo di Jorge Martin nel 2024 con il Team Pramac, la Rossa torna a essere il punto di riferimento della classe regina. I festeggiamenti a fine GP avranno fatto scendere una lacrimuccia ai tifosi che lo hanno sempre sostenuto. Ora che ha eguagliato Valentino Rossi, Marc Marquez può puntare al decimo riconoscimento iridato della sua gloriosa carriera. L’ex centauro della Honda, al termine della gara, ha dichiarato:

“È difficile trovare le parole per descrivere le emozioni che sto provando. Dopo le difficoltà e gli infortuni del 2020, ho continuato a lottare e oggi posso dire di essere in pace con me stesso. Questa è stata la sfida più difficile: quando sono arrivato in MotoGP sono andato subito forte e ho vinto tanto, ma poi sono passato dalla gloria a una serie di anni complicati, segnati da infortuni, cadute e risultati non certo entusiasmanti. Non ho mai mollato e sono sempre rimasto concentrato su me stesso, seguendo il mio istinto e prendendo decisioni importanti, tutt’altro che semplici. Per queste ragioni questo titolo mondiale rappresenta il modo migliore per chiudere il cerchio. Ovviamente, per poter tornare in alto ho dovuto abbracciare il progetto più competitivo, guidando la moto migliore progettata dal costruttore più vincente degli ultimi anni: Ducati. Questo mi ha sicuramente aiutato molto. Dietro ci sono il lavoro e l’impegno di tantissime persone, troppe per poterle nominare una a una, ma che ringrazio con tutto il cuore. È stata senza dubbio la scelta perfetta”.

Pecco Bagnaia: 10 – Se il voto di Marc è per la stagione, quello del numero 63 è per un weekend perfetto. Bagnaia ha conquistato la vittoria della SR e del GP dopo aver marcato la pole position. In una giornata memorabile per la Ducati il torinese ha comandato a suon di giri veloci la sfida nipponica, non dando mezza possibilità all’armata spagnola. Dopo i test di Misano ha trovato il giusto feeling sulla GP25 ed è stato il primo weekend in cui si è sentito di nuovo sé stesso in pista. Il campionato 2025 è stato molto difficile, ma a Motegi Pecco ha ricominciato a divertirsi. Ora è tempo di guardare avanti e chiudere l’anno con prestazioni di alto profilo.

Joan Mir: 8 – Dopo 4 stagioni orribili il campione del mondo 2020 ha ritrovato il gusto di un podio. Nella SR era andato molto vicino alla medaglia di bronzo, ma in gara è stato spietato. Anche Marco Bezzecchi (voto 7) meriterebbe una piazza d’onore sul podio del nostro pagellone, tuttavia per Mir e la Honda, nel GP di casa, questo terzo posto può rappresentare una vera rinascita.

I flop 3

Alex Marquez: 5 – Avrebbe dovuto rappresentare una minaccia per Marc ma non ha avuto il passo giusto in Giappone. Il sesto posto finale non gli attribuisce la sufficienza perché è sembrato sin troppo arrendevole in un fine settimana dove avrebbe dovuto prolungare la contesa al vertice della classifica.

Fabio Di Giannantonio: 4 – Il romano non ha trovato ancora la formula magica sulla moto più ambita in griglia. Il compagno di squadra, Franco Morbidelli (voto 6) ha portato a casa punti pesanti per il team VR46, ma la potenza della GP25 non è stata sfruttata dal Diggia, tredicesimo al traguardo.

Jorge Martin: 3 – Nuovo errore e nuovo infortunio. La clavicola ha fatto crack e l’ex campione del mondo della MotoGP è tornato sotto i ferri in ospedale. Se in passato c’era stata una componente di sfortuna, nella SR del Giappone il pilota dell’Aprilia ha combinato un disastro al via, facendo uno strike e colpendo l’incolpevole teammate. La prima stagione di Jorge Martin in sella alla RS-GP25 è stata un disastro totale. Non sembra essersi ripreso dalla delusione di non essere stato premiato con la sella di una Ducati ufficiale e ha staccato la spina. Martinator da valore aggiunto è diventato un serio problema per la squadra italiana che si potrà, ancora una volta, aggrappare alle prestazioni di Marco Bezzecchi nelle ultime tappe.