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Urne chiuse domenica sera, 28 settembre, in Valle d’Aosta dove oggi alle ore 8 è iniziato lo spoglio delle schede per eleggere il consiglio regionale che, a sua volta, dovrà scegliere il presidente della regione.

In Valle d’Aosta Union Valdotaine e alleati al 49%, centrodestra al 33%

Quando sono state scrutinate 17.000 schede (su 65.0121 votanti) per le elezioni regionali in Valle d’Aosta l’Union Valdotaine e i suoi alleati (Partito Democratico e Autonomisti di Centro) – che non hanno formalizzato una coalizione elettorale – hanno raggiunto il 49,22% dei voti. Il centrodestra unito è al 33,33% dei voti, lontano dal 42% utile ad ottenere il premio di maggioranza. Sul fronte dei partiti da segnalare che Forza Italia-La Renaissance (12,7%) è davanti a Fratelli d’Italia (11,71%) e alla Lega (8,84%). Per gli autonomisti-progressisti il Partito Democratico è al 9,92%, l’Union valdotaine al 25,33% e gli Autonomisti di Centro al 13,97%. Infine a sinistra Avs-Rete civica è al 6,46% e Vda Aperta al 6,52%. Infine la lista di Valle d’Aosta Futura è al 4,46%.

La partita nelle Marche

Nelle Marche, considerata “ago della bilancia” di questa tornata autunnale e dove la sfida vede il centrodestra puntare sul governatore uscente, il meloniano Francesco Acquaroli e il centrosinistra sull’ex sindaco ed eurodeputato dem Matteo Ricci, si vota anche oggi, lunedì 29 settembre, dalle 7 alle 15. Il conteggio dei voti comincerà subito dopo la chiusura dei seggi. Al voto in tutto è chiamato circa un milione e quattrocentomila cittadini.

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La fotografia dell’affluenza

La prova dell’affluenza sta restituendo al momento un quadro non positivo, sicuramente per la regione adriatica. Ieri sera alle 23, le Marche hanno registrato un’affluenza del 37,7%, cinque punti in meno rispetto al 42,7% della stessa giornata nelle consultazioni del 2020. In calo anche l’affluenza in Valle d’Aosta, dove ha votato il 62,98% degli aventi diritto contro il 70,5% del 2020. Va però tenuto conto che la precedente tornata elettorale si era svolta in due giorni.