A Lodi è in corso dal 27 settembre la sedicesima edizione del Festival della fotografia etica. Il tema rimanda subito alla necessità di un ragionamento su norme e valori universalmente condivisibili, capaci di “scuotere le coscienze e generare dialogo, creando ponti tra culture diverse”, come dichiara il direttore del festival Alberto Prina. Una riflessione sempre più urgente e un invito, rivolto con l’immediatezza dei linguaggi visivi, a interrogarsi su questioni che ci riguardano da vicino.

Più di venti le mostre in programma, con lavori che esplorano varie aree del mondo e s’i interrogano su cosa succede in Ucraina, a Gaza, in Africa. Una fotografia che indaga e va in profondità, come quella dell’italiana Cinzia Canneri, già premiata al World press photo, che ha seguito per quasi dieci anni le storie delle donne eritree in fuga da violenza e dittatura, partendo dal loro paese d’origine e seguendole attraverso Etiopia, Sudan, e poi Egitto e Italia. O quella del colombiano Federico Rìos, che si è avventurato nella giungla del Darién, a Panamá, lungo una rotta percorsa ogni anno da centinaia di migliaia di migranti diretti verso gli Stati Uniti.

Tra gli altri, sarà esposto Whispers say: “war is coming” di Julius Nieweler, a cui è andata la menzione speciale student award del World report award – documenting humanity 2025. Il fotografo tedesco offre uno sguardo attento sulla Moldova alla vigilia delle elezioni dell’ottobre 2024, con immagini nitide capaci di mostrare le anime di un paese diviso tra spirito di conservazione e slancio verso forme di rinnovamento.

Il festival si sviluppa attraverso varie aree tematiche, tra cui Le vite degli altri, a palazzo Modignani, che propone approfondimenti dedicati ai legami tra persone, territori e tradizioni. In questa cornice si inserisce la ricerca di Skander Khlif, artista di origini tunisine che vive tra Monaco e Tunisi. Con Where dust and water dream together l’autore mostra come la desertificazione e la conseguente scarsità d’acqua rendono il lavoro dell’uomo sempre più difficile e il quotidiano sempre più duro.

Nel corso di cinque weekend la rassegna proporrà visite guidate, incontri con gli autori, presentazioni di libri e proiezioni e andrà avanti fino al 26 ottobre.