In occasione della giornata mondiale del cuore il Policlinico e l’Asp di Palermo, in collaborazione con le scuole di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva e di Medicina interna, Dipartimento Promise dell’Università degli Studi di Palermo, hanno promosso un’iniziativa in piazza Verdi per incontrare la popolazione e promuovere la prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso la valutazione del profilo di rischio dei cittadini. L’adesione è stata massiccia con centinaia di consulti all’interno degli ambulatori mobili, a conferma della sensibilità crescente degli utenti sui temi della prevenzione.

“Questa iniziativa – ha sottolineato il direttore sanitario dell’Asp di Palermo, Antonino Levita – si inserisca nel solco della costante attività di prossimità che l’azienda sanitaria porta avanti in città e provincia. Siamo convinti che avvicinare la prevenzione ai cittadini, rendendola accessibile e immediata, sia la chiave per ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari e migliorare la salute complessiva della popolazione”.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei paesi ad alto reddito, Italia inclusa. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre il 70% delle cause di morte per malattie non trasmissibili (tra queste le malattie cardiovascolari) sono il risultato di fattori di rischio prevenibili (ipertensione, fumo di tabacco, elevato consumo di alcol, ipercolesterolemia, sovrappeso e obesità, scarso consumo di frutta e verdura, sedentarietà e scarsa attività fisica).

La direttrice generale dell’Azienda ospedaliera universitaria, Maria Grazia Furnari, commenta: “La prevenzione e gestione delle malattie cardiovascolari rappresenta una sfida per la salute pubblica. L’iniziativa di oggi non solo mira a fornire assistenza diretta, ma anche a promuovere la consapevolezza riguardo ai fattori di rischio e alle misure di prevenzione che ognuno di noi può adottare. La buona affluenza all’evento dimostra che c’è interesse e volontà di apprendere di più riguardo alla salute e ai comportamenti da adottare per mantenersi in forma. Questo è un segnale positivo, che evidenzia l’importanza di continuare a promuovere la salute attraverso iniziative come questa. Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno preso parte a questa giornata, il professore Mazzucco, il professore Tuttolomondo, gli specializzandi, e sottolineare come la ricerca, che insieme all’assistenza e alla formazione caratterizza il Policlinico, sia essenziale per sviluppare nuove strategie preventive e terapeutiche e migliorare i risultati clinici”.

In Sicilia i principali indicatori di salute restituiscono un quadro meno favorevole rispetto alla media nazionale: l’aspettativa di vita è in media circa 2 anni più bassa rispetto al Nord, e la mortalità cardiovascolare è tra le più elevate. Inoltre, la popolazione siciliana presenta un profilo di rischio cardiovascolare oggetto di attenzione: il 34,6% degli adulti è in sovrappeso e il l’11,3% è obeso, contro un dato nazionale del 32.6% e 10,4%, rispettivamente. Soltanto il 27,9% dei siciliani pratica sport regolarmente (tale dato si attesta, invece, al di sopra del 40% nel centro-nord). E ancora, oltre un terzo dei bambini (33,9%) presenta un eccesso ponderale, rispetto alla media nazionale pari al 28,8%.

Questi dati dimostrano quanto sia importante puntare sulla prevenzione del rischio cardiovascolare, promuovendo l’adozione di corretti stili di vita e una diagnosi precoce.

A tal fine al Policlinico è in corso il progetto di ricerca “Innoprev”, finanziato dal ministero della Salute coi fondi del Pnrr, che ha l’obiettivo di adottare strategie di prevenzione personalizzate per migliorare l’aderenza a stili di vita salutari, ridurre il rischio e l’incidenza delle malattie cardiovascolare, che possono avere effetti invalidanti e condizionare la qualità della vita, e alleviare l’impatto socio-economico delle malattie cardiovascolari sul Servizio Sanitario Nazionale.

Nell’Azienda ospedaliera universitaria le attività di ricerca sono coordinate dal Professore Walter Mazzucco, dirigente medico dell’U.O.C. Epidemiologia Clinica, diretta dal Professore Francesco Vitale, e sono realizzate in collaborazione con la U.O.C. di Medicina Interna con Stroke Care, diretta dal Professore Antonino Tuttolomondo.

“Il progetto Innoprev (Approcci Innovativi per una Prevenzione cardiovascolare personalizzata), coordinato dalla Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, consiste in uno studio sperimentale di comunità, randomizzato e controllato, condotto in 4 centri Italiani (Roma, Palermo, Perugia e Catania), finalizzato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso l’integrazione di un approccio tradizionale (modifica dei fattori di rischio) con approcci innovativi, quali la valutazione del rischio genetico, stimato attraverso il Polygenic Risk Score (PRS) da tampone salivare, e l’utilizzo di tecnologie digitali (app e smart band per il monitoraggio e cambiamento degli stili di vita non salutari)” – spiegano i professori Mazzucco e Tuttolomondo.

Il Policlinico ha reclutato 351 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni, con un rischio cardiovascolare a 10 anni compreso tra il 2,5% e il 10%, che sono state assegnate a 4 gruppi di intervento: 1) soggetti sottoposti a una valutazione e a un counselling del rischio (approccio tradizionale); 2) soggetti sottoposti, oltre che all’approccio tradizionale, alla somministrazione di un test genetico (Prs) tramite tampone salivare; 3) soggetti sottoposti, oltre che all’approccio tradizionale, ad un intervento digitale tramite una smart band collegata ad un’App scaricabile sullo smartphone; 4) soggetti sottoposti all’insieme di tutti gli interventi predetti.

I risultati preliminari evidenziano come gli approcci innovativi di prevenzione proposti abbiamo apportato un miglioramento dell’adesione a stili di vita sani dei soggetti reclutati, una riduzione del peso medio complessivo, una riduzione del valore di colesterolemia totale.

Il professore Mazzucco sottolinea: “Questi dati, seppure preliminari, confermano l’importanza di dispiegare interventi di prevenzione diffusi, efficaci, personalizzati e innovativi. L’innovazione e la tecnologia digitale possono favorire l’accesso ai cittadini ai percorsi di prevenzione, rendendo sistematici e capillari gli interventi, ma occorre favorire le sinergie tra tutti gli attori della prevenzione, dalle Asp e i Policlinici universitari, includendo le Case di Comunità e i dipartimenti di prevenzione, alle università, scuole, medici del territorio, farmacie di comunità e Comuni.”.

In piazza Verdi anche gli operatori del dipartimento di prevenzione dell’Asp che hanno fornito consiglio sui corretti stili di vita. “Le malattie cardiovascolari – ha concluso il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp, Domenico Mirabile- rappresentano anche a Palermo la prima causa di morte. È fondamentale sensibilizzare la popolazione e intervenire sui fattori di rischio modificabili: corretta alimentazione, attività fisica, lotta al fumo e all’abuso di alcol. La prevenzione è l’arma più efficace che abbiamo per salvare vite e ridurre la mortalità legata a queste patologie”.