Le gomme e la qualifica saranno fondamentali per il GP di F1 a Singapore: l’analisi della Pirelli
Dopo la pausa della scorsa settimana, l’attività in pista riprende nel continente asiatico. La F1 si prepara all’appuntamento di Singapore e la Pirelli ha messo in mostra i punti chiave che saranno fondamentali per il weekend. Oltre alle qualifica sempre importante, attenzione anche alle mescole portate.
Crediti: Pirelli Motorsport
Rimaniamo su un tracciato cittadino, ma questa volta si correrà di notte. Le condizioni ambientali saranno nettamente differenti a quelle intraviste in Azerbaijan. Anche le caratteristiche del tracciato stesso richiedono sforzi completamente diversi alle vetture. Il carico aerodinamico tornerà da protagonista togliendo spazio ai dati sulle velocità di punta.
Le mescole e le novità introdotte
Come primo aspetto per la tappa di F1 a Singapore, la Pirelli sottolinea l’importanza di due elementi come l’umidità e la temperatura. La prima si aggira su valori superiori al 70%, mentre la seconda si dovrebbe stanziare tra i 24°C e i 31°C. Questi due aspetti, ovviamente, impattano anche lo sforzo del pilota che dovrà affrontare una delle gare più difficili del calendario dal punto di vista fisico.
La decisione sulle mescole conferma quelle portate lo scorso anno con la C3 che sarà la dura e di conseguenza C4 e C5 che saranno rispettivamente la media e la morbida. Niente novità della C6 che si è deciso di non introdurre su questo tracciato. Gli pneumatici maggiormente messi sotto pressione saranno quelli posteriori, insieme all’anteriore sinistra che sarà sottoposta a stress laterali.
La strategia dovrebbe essere quasi sicuramente su una sosta, nonostante l’aumento della velocità minima in pit-lane dai 60Km/h a 80Km/h. La mescola preferita in partenza dovrebbe essere la media per poi passare sulla dura, senza escludere la possibilità di vedere la rossa nel primo stint. La C5 potrebbe tornare utile anche in caso di una Safety Car nei giri finali.
Lewis Hamilton, il pilota in attività con più vittorie e pole position a Singapore – Foto: Mercedes via X
L’importanza dell’ordine di partenza
La Pirelli sottolinea anche quanto, in questa pista, sia fondamentale fare una buona qualifica. La Ferrari deve assolutamente evitare la prestazione vista nel sabato di Baku perché in gara sarà molto difficile rimontare. In quindici edizioni, dieci volte è stato l’autore della pole a concludere la gara al primo posto. Tra i piloti in attività è Lewis Hamilton ad avere più vittorie e pole position (4 in entrambi i casi).
Il tracciato di 4940 metri è composto da 19 curve, la maggior parte delle quali richiedere una grande frenata, una bassa velocità di percorrenza e una buona trazione. Nella qualifica sarà fondamentale anche l’ordine di uscita dal box visto che l’evoluzione della pista sarà elevata nel corso di tutto il weekend.
Il timing in qualifica, insieme alla gestione delle interruzioni che anche qui saranno diverse, sono costate caro alla Rossa in Azerbaijan. In questa occasione, in caso di una gara regolare e asciutta, rimontare sarà ancora più difficile visto che le chance di sorpasso sono minime. Se le posizioni in griglia saranno arretrate, allora verrà presa in considerazione la possibilità di montare le morbide al via per cercare di recuperare subito e, magari, sperare in una Safety nei primi giri.
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Crediti immagine di copertina: Scuderia Ferrari