PADOVA C’è tanto di Padova e di Pallavolo Padova nel trionfo mondiale della nazionale di Fefè De Giorgi nelle Filippine. Tra passato, presente e futuro, sono molti i protagonisti padovani che hanno dato, in campo e fuori il loro contributo a questa memorabile impresa che ha regalato il quinto titolo iridato alla pallavolo maschile.
APPROFONDIMENTI
IN CAMPO
Il grande protagonista è stato, ancora una volta, Fabio Balaso, premiato come miglior libero della manifestazione. Alla soglia dei 30 “Fabietto” è giocatore dalle capacità straordinarie, “la macchina” come lo chiamo proprio De Giorgi. In questo Mondiale ha confermato il suo grande talento unito ormai a una maturità che ne fanno uno dei leader indiscussi di questo gruppo. A Trebaseleghe, suo paese di origine e dove ha iniziato la sua carriera prima del trasferimento a Padova, sono immediatamente arrivate le parole del sindaco, Antonella Zoggia. «Fabio Balaso è la dimostrazione che i sogni possono diventare realtà: partito dalla Silvolley, oggi è campione in Italia e nel mondo – dice Zoggia – senza mai dimenticare le sue radici. La sua storia di impegno e sacrificio è un esempio straordinario per i nostri giovani. Un grazie sincero anche alla Silvolley: dietro a ogni allenamento, partita o promozione ci sono volontari, allenatori e dirigenti che dedicano tempo ed energie con passione. Questa società è una parte viva della nostra comunità e fa crescere non solo atleti, ma persone».
In campo anche due ex della recente storia della Pallavolo Padova, Mattia Bottolo e Luca Porro. Il primo ha preso il posto nel sestetto titolare di Daniele Lavia, infortunatosi seriamente a una mano a un mese dal via dei Mondiali. Un campionato in crescendo il suo con prestazione assolutamente eccellenti, culminato con il filotto di battute vincenti che, di fatto, ha chiuso ogni discorso nella finale con la Bulgaria. Il secondo ha lasciato Padova da pochi mesi, dopo due anni straordinari in cui è letteralmente esploso, per trasferirsi a Modena. È stato il primo cambio proprio per Bottolo e Michieletto, risultando determinante soprattutto nella semifinale con la Polonia. Un giocatore che ha mostrato una personalità fuori dalla norma per avere solo 21 anni.
IN PANCHINA
Una delle grandi novità della stagione è stato l’inserimento di Marco Meoni in qualità di assistente di De Giorgi. Una scelta fortemente voluta dal ct azzurro che in nazionale ha ricreato la coppia di palleggiatori del Charro Padova di inizio anni ’90. Meoni, padovano doc, vive da cinque anni a Houston, dove lavora e insegna pallavolo. Una “mente” pallavolistica di assoluto livello che De Giorgi ha voluto inserire nel suo staff. Il “Meo” non ha portato solo sapienza tattica ed esperienza ma è stato anche quel collante tra staff e squadra che è sempre un fattore fondamentale nel successo di questi gruppi.
Nello staff azzurro, da due stagioni, c’è anche Alberto Salmaso, secondo allenatore della Sonepar. In azzurro Salmaso è tornato all’antico lavorando come scoutman assieme allo “storico” Ivan Contrario. Durante l’estate ha passato settimane intere nel ritiro di Cavalese lavorando con tutti i gruppi che si sono alternati. Ha poi svolto un lavoro assolutamente particolare: per due settimane ha seguito, individualmente, la preparazione di Roberto Russo, il centrale di Perugia reduce da un intervento chirurgico alla spalla e che De Giorgi voleva cercare, a tutti i costi, di recuperare. Missione compiuta, perché non solo Russo è stato convocato per i Mondiali, ma è stato anche uno dei titolari. Durante il mondiale, Salmaso ha seguito da Padova la competizione (è già in palestra da settimane con la Sonepar) “scoutizzando” gli avversari degli azzurri.
IL PATRIMONIO
«Siamo orgogliosi di quello che il movimento della pallavolo padovana, ancora una volta, ha dimostrato di saper fare – dice il presidente del Comitato territoriale Fipav di Padova, Cinzia Businaro – è la dimostrazione del grande lavoro delle nostre società che non solo hanno dimostrato di saper lavorare sugli atleti ma anche sui tecnici. Con tanto orgoglio devo dire che è una conferma per la nostra provincia dove esistono tradizione, passione e competenza da tanti anni. Ora sta a noi non sprecare questo patrimonio e questa straordinaria onda positiva che si rifletterà sull’intero movimento. Il successo della nazionale di Velasco aveva già creato molta effervescenza tra le bambine e le ragazzine che si stanno approcciando al nostro sport. Ora sono certa che questo succederà anche con i maschi. È un momento bellissimo per la pallavolo».
Giovedì 9 ottobre, tra l’altro, alle 11.30 nella Sala Consiliare di Palazzo Moroni ci sarà proprio la conferenza stampa di presentazione della stagione del volley padovano. Presenti tutte le eccellenze pallavolistiche della provincia, assieme ai rappresentanti delle società che partecipano ai campionati nazionali.