È il fattore umano il vero limite della Ferrari SF-25: troppi gli errori in questa stagione di F1, anche su piste favorevoli alla Rossa
La SF-25 è veloce, ma manca il fattore umano: questa l’ultima tesi degli analisti sulla stagione della Ferrari in F1. La monoposto del Cavallino Rampante, seppure inferiore alla McLaren, meriterebbe un solido secondo posto nella Classifica Costruttori. Errori di “esecuzione“, tra il venerdì e la domenica, starebbero pesantemente condizionando i risultati della scuderia di Maranello. Ma questa è anche una buona notizia.
Charles Leclerc in pista a Baku su Ferrari SF-25 – PH: F1inGenerale / PitShots.com
Che la Ferrari soffra nella fase di preparazione di un Gran Premio non è un segreto. In più occasioni, nel corso dell’anno, la SF-25 ha mostrato un ottimo passo gara, spesse volte pari o di poco inferiore alla dominante MCL39. A mozzare le speranze di podio è stata, fin troppe volte, la posizione di partenza: questa generazione di monoposto non perdona una brutta qualifica, rendendo i sorpassi talvolta quasi impossibili.
È un’evidenza che Frédéric Vasseur non manca di sottolineare, ma anche un problema che la squadra si porta dietro da molto tempo. L’obiettivo, in vista di Singapore – altro circuito dove la Rossa può e deve far meglio della Mercedes – è estrarre il massimo del potenziale della vettura fin dai primi giri in pista. Al sabato, poi, vietato sbagliare: già nel 2024 fu proprio la qualifica a compromettere la gara di Leclerc e Sainz.
Non è la tecnica il problema: il fattore umano che manca alla Ferrari
A far luce sugli errori della Ferrari è Jolyon Palmer, al podcast F1 Nation: “Penso che abbiano una macchina migliore della Mercedes, ma manca l’esecuzione. A Monza è andata più o meno bene, hanno probabilmente chiuso nel posto che si meritavano, appena fuori dal podio. Poi, a Baku, Hamilton con una gomma soft usata cerca di passare il Q2 e non ce la fa, poi Leclerc sbatte in Q3 e si ritrovano decimo e dodicesimo in griglia“.
“È lontanissimo da quello che la macchina avrebbe dovuto poter fare e questo sembra un po’ il riassunto della stagione Ferrari“, spiega l’ex pilota e oggi analista di Sky Sports. La Mercedes è ora al secondo posto della Classifica Costruttori, con un vantaggio comunque risicato (soltanto 4 punti). A Marina Bay, il team di Brackley dovrà conquistare almeno 31 punti per impedire alla McLaren la certezza matematica del Mondiale, mentre alla Ferrari ne servono 35.
“Lo scorso anno, a Singapore, Sainz ebbe un incidente e Leclerc non riuscì a segnare un tempo perché era andato oltre i limiti di pista in Curva 2. Sembra proprio la cosa più ‘da Ferrari’ possibile su un circuito dove invece dovrebbero essere forti. Quante volte hanno avuto weekend catastrofici con zero punti, quando dovevano almeno portare a casa una top 5?“, si chiede il britannico, che poi conclude: “La logica direbbe che saranno di nuovo competitivi, lenti nei tratti veloci ma migliori della Mercedes, però devono concretizzare“.
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Foto Copertina: F1inGenerale / PitShots.com