Brenda Loreley Del Castillo, Morena Verdi e Lara Morena Gutierrez sono state torturate e uccise in diretta social. Un caso che ha sconvolto l’Argentina e che ha provocato proteste e indignazione in tutto il Paese. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Buenos Aires per chiedere giustizia per le tre giovani donne, due ventenni e una quindicenne: i familiari delle vittime hanno esposto striscioni con i loro nomi e cartelli con le loro fotografie. “È stato un narco-femminicidio!”, “Le nostre vite non sono sacrificabili!” recitavano altri manifesti esposti durante la marcia di protesta.

Cosa sappiamo

Il caso, stando alle autorità locali, sarebbe legato al narcotraffico: le tre giovani vittime sarebbero state torturate e uccise per aver violato il codice delle gang, una punizione che, per i boss,funga da monito per chiunque altro. Stando a quanto ricostruito, Brenda, Morena e Lara, i cui corpi sono stati trovati cinque giorni dopo la scomparsa, sarebbero state fatte salire su un furgone con la scusa di una festa, per poi essere torturate e uccise durante una diretta social su un gruppo chiuso al quale avrebbero partecipato 45 persone. I cadaveri delle tre ragazze sono stati trovati sepolti il 24 settembre nel cortile di una casa in un sobborgo meridionale di Buenos Aires, cinque giorni dopo la loro scomparsa.

Alcuni arresti

Per i tre femminicidi sono stati arrestati tre uomini e due donne. Il quinto sospettato, accusato di aver fornito supporto logistico con un’auto, è stato arrestato nella città di confine boliviana di Villazon, grazie alla collaborazione tra le forze di polizia dei due Paesi. La polizia ha scoperto il video dopo che uno degli arrestati lo ha rivelato durante un interrogatorio, ha spiegato Javier Alonso, Ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires. Nel filmato, si sente un capobanda dire: “Questo è quello che succede a chi mi ruba la droga”.