Un nuovo polo da 22mila metri quadri in cui verranno riunite tutte le attività del Dipartimento di Scienze cardiovascolari – Cuore, diretto dal professor Massimo Massetti. È il progetto lanciato dall’ospedale Gemelli: il cantiere è partito e l’obiettivo è mettere in piedi la struttura – se ne occuperà WeBuild – in meno di tre anni nel campus dell’università Cattolica, sulla collina davanti al pronto soccorso.
Un nuovo polo dedicato al cuore
In Italia, un decesso su tre è attribuibile alle malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese (220-230mila decessi l’anno), ricordano dall’ospedale. “Per far fronte a questa epidemia silenziosa, servono interventi e strutture dedicati. La prevenzione, con un’attenzione particolare ai fattori di rischio, e l’aderenza alle terapie sono due attività fondamentali, ma da sole non bastano ad arginare un fenomeno che si prevede in crescita nei prossimi anni: il Gemelli si impegna ad affrontarlo attraverso il nuovo percorso di cura e attraverso strutture progettate ad hoc”.
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Il nuovo polo punta a superare il sistema tradizionale, che spesso frammenta i percorsi di cura, per offrire invece un’esperienza integrata, personalizzata ed efficace, sottolineano dal Gemelli.
Come sarà
La struttura, progettata dallo studio Binini Partners, avrà una superficie complessiva di 27mila metri quadri su sei piani e una dotazione di: 104 posti letto di degenza ordinaria; 29 posti di terapia intensiva; 16 postazioni day hospital; 24 ambulatori multidisciplinari; 10 sale operatorie (di cui 2 ibride); un reparto di diagnostica con tecnologie avanzate per l’imaging cardiovascolare; ambulatori per la telemedicina; materiali ecosostenibili, antibatterici e autosanificanti.
Una volta entrata a regime, la struttura sarà in grado di erogare ogni anno le seguenti prestazioni: 2.000 angioplastiche; 4.000 coronarografie; 800 impianti di device; 1.000 interventi cardiochirurgici; 800 studi elettrofisiologici; 400 interventi valvolari transcatetere; decine di migliaia di prestazioni ambulatoriali e telemedicina.
Alla realizzazione del progetto del polo Cuore ha largamente contribuito Fondazione Roma, ente privato non profit di natura associativa.
Il Gemelli: “Un modello innovativo di cura”
Secondo il professor Massimo Massetti, ordinario di Cardiochirurgia all’Università Cattolica e direttore del Dipartimento Cuore il polo rappresenta “un modello innovativo di cura intorno al quale costruiamo un ospedale tecnologicamente avanzato all’interno del Servizio sanitario nazionale per migliorare non solo la qualità delle cure cardiovascolari, ma anche l’accesso alle stesse. Un ospedale per tutti, inserito nel territorio, che opera in collaborazione e in continuità assistenziale con le altre strutture per i pazienti del Servizio sanitario. Pensiamo si tratti di un passaggio decisivo per l’ospedale del futuro e di un traino per la sperimentazione di modelli organizzativi simili in altre branche della medicina “.
E il presidente del consiglio regionale, Antonello Aurigemma, aggiunge: “Le malattie cardiovascolari sono le prime come tasso di mortalità, e dai dati emerge quanto sia fondamentale la prevenzione anche su queste patologie. Come consiglio regionale, garantiremo sempre il massimo supporto a queste iniziative, visto che, tra l’altro, da un anno stiamo portando avanti ‘Un Consiglio in salute’, programma gratuito di prevenzione, che può generare ricadute sulla salute e sul benessere delle persone, oltre a consentire la diagnosi precoce e tempestiva”.