L’ordine degli architetti di Roma e provincia ha un nuovo presidente. Il consiglio ha eletto all’unanimità Christian Rocchi, che resterà in carica fino al 2029. Succede ad Alessandro Panci.
Christian Rocchi presidente Oar
Insieme a Rocchi, il consiglio dell’OAR ha eletto, anche in questo caso all’unanimità, il segretario Alice Buzzone, il tesoriere Carlo Zaffina e i due vicepresidenti Maria Costanza Pierdominici e Lorenzo Bisnengo.
Chi è Christian Rocchi
Laureato alla facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza” nel 1998, dal 1999 Rocchi partecipa attivamente al consiglio dell’ordine romano, con particolare attenzione alla politica giovanile e alle relazioni europee specializzandosi in programmi di crowdfunding. E’ socio fondatore, insieme a Valeria Caramagno, dello studio “Chvl”, che si occupa di pianificazione urbana, architettura e restauro.
I ringraziamenti al predecessore Alessandro Panci
“Condivisione, confronto e collaborazione trasversale: sono questi i cardini del programma che porteremo avanti nel mandato appena iniziato, in continuità con la precedente consiliatura – ha esordito Rocchi appena assunto l’incarico -. I ringraziamenti, prima di ogni altra parola, vanno a coloro che hanno prestato servizio disinteressato mettendo il tempo delle proprie vite a disposizione della comunità: a tutte le colleghe e ai colleghi, agli uffici del nostro ordine e al suo direttore”. Poi il riconoscimento a chi lo ha preceduto: “Al presidente Alessandro Panci e a tutto il consiglio uscente va la riconoscenza dell’istituzione a cui apparteniamo e degli iscritti all’ordine di Roma, per il lavoro di responsabilità svolto e l’impegno profuso nell’esclusivo interesse pubblico”.
“Lavoreremo per costruire una forza allargata e condivisa”
Il neo presidente Rocchi ha inoltre sottolineato, nel suo primo intervento di fronte al nuovo consiglio, come Roma sia “il risultato di differenti stratificazioni di edifici realizzati in epoche diverse”, rimarcando che è “la stessa passione che rigenera le città” – e le fa diventare manifesto di ciò che siamo oggi, delle nostre idee e di come queste si siano evolute rispetto al passato – “a rendere le città nuclei attrattivi e produttori di cultura. Ogni nostro sforzo – ha concluso – sarà rivolto al raggiungimento di questo obiettivo ambizioso e coraggioso. Proprio perché siamo consapevoli della portata della sfida, fin dall’inizio del nostro mandato, lavoreremo per costruire una forza ‘allargata’ e condivisa con altre realtà, certi che dalla cooperazione ampliata e dal confronto possano nascere gli strumenti più efficaci e utili a costruire visioni importanti”.
L’augurio del presidente uscente
Per l’uscente Panci, quello di oggi “è un passaggio che avviene nel segno della continuità, con piena consapevolezza delle attività in corso e delle sfide che attendono la nostra professione”. Gli architetti, ha aggiunto, “svolgono un ruolo centrale nella società: attraverso la progettazione, contribuiscono concretamente al miglioramento della qualità della vita e del bene comune. Nel congratularmi con i nuovi eletti, affido loro questo impegno con fiducia, certo che sapranno onorarlo all’interno dell’ordine che conta il maggior numero di iscritti in Italia e in Europa. Auguro a tutti un lavoro proficuo, guidato da senso di responsabilità, visione e spirito di servizio verso la collettività”.
Gli impegni del nuovo consiglio
Il resto del consiglio è composto da Raffaele Bencardino, Sabina Brinati, Sabina Calcabrini, Marco Campagna, Simone Cellitti, Roberta Maria Dal Mas, Giuliano Fausti, Silvia Nigro, Paolo Zappa e Karin Bergher (junior). L’impegno per i prossimi quattro anni, fanno sapere dal consiglio eletto, si svilupperà su alcuni punti cardine tra i quali “restituire all’architettura e alla professione di architetto il ruolo che compete loro nella società e nelle trasformazioni del territorio e dei centri urbani, diffondere la qualità dell’architettura e la centralità del progetto, tutelare il professionista e la committenza nella gestione ordinaria della professione, promuovere l’utilizzo di incarichi professionali che tutelino committente e professionista, assicurando un alto livello di preparazione, aggiornamento e specializzazione attraverso un sistema di abilitazione, formazione semplificata e concreta e perfezionamento avanzato, nonché di compensi professionali adeguati”.