Prima gli attacchi alle opposizioni sull’uso della questione Gaza in campagna elettorale, poi la richiesta di un voto bipartisan sul piano Trump sulla Striscia. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Lamezia Terme nel comizio del centrodestra per la ricandidatura di Roberto Occhiuto alla presidenza della Calabria.

Lo “straordinario” risultato di Francesco Acquaroli nelle Marche – sottolinea la premier – dimostra “che i cittadini sono più intelligenti di come li fa la sinistra guardano al lavoro, ai risultati e non si fanno ammaliare dagli slogan facili e dal fumo gettato negli occhi e non si fanno trattare da stupidi come li tratta chi dice vota per il Pd nelle Marche e avrai lo Stato in Palestina, la gente non è stupida, i marchigiani hanno capito quanto quella mossa fosse disperata”.

Poi, dopo aver sottolineato il “cinismo di chi sfrutta le tragedie per racimolare voti”, Meloni ha chiesto un voto “compatto” alle opposizioni sul piano Trump, voto previsto giovedì in Aula.

“Mi piacerebbe che l’Italia votasse compatta per dimostrare che la pace la si vuole davvero.” – sottolinea la premier – “La pace non arriverà perché Landini indice lo sciopero, perché l’Usb indice lo sciopero, perché i magistrati leggono i comunicati prima delle udienze, arriva se qualcuno – ha detto alzando la voce – lavora ai tavoli a cui bisogna lavorare a proposte serie e su questo davvero mi piacerebbe che lavorassimo insieme”.

La premier attacca anche lo sciopero della Cgil. Sul lavoro, conclude, “è accaduto che siamo al record storico di nuovi occupati, più di un milione di nuovi posti di lavoro, la stragrande maggioranza dei quali a tempo indeterminato, record di occupazione femminile e da due anni i salari hanno preso a crescere più dell’inflazione e chiaramente non intendiamo fermarci. Forse per questo la Cgil poi gli scioperi li deve fare per Gaza perché vagli a a spiegare che li deve fare per i lavoratori visto come vanno le cose”.

A stretto giro arriva la replica della segretaria dem Elly Schlein impegnata in un comizio a Crotone: “Ho visto che anche oggi sono stati fatti degli appelli sulla Palestina. Noi speriamo che a Washington si trovi un accordo per fermare i crimini di Netanyahu a Gaza, ma chiediamo al governo cosa farà sul riconoscimento dello stato di Palestina, che hanno già approvato 150 paesi tra cui, nelle ultime settimane, Francia, Inghilterra e Australia. Non ho parlato di questo con Giorgia Meloni in aereo”.