Torna l’appuntamento autunnale de L’Eroica, ci saremo, come sempre e in questo articolo raccogliamo alcuni consigli preziosi per tutti i partecipanti.
1 – Che tempo farà?

A cinque giorni da L’Eroica 2025 le previsioni meteo sono benevole per chi corre il sabato, più incerte per la domenica. Quel che appare certo è che le temperature saranno abbastanza fresche, anzi, sicuramente rigide per chi parte all’alba, con temperature che alla partenza di Gaiole potrebbero scendere anche fino a 7, 8 gradi. La giornata di sabato dovrebbe essere baciata dal sole, ma la temperatura sulla vasta area che interessa i percorsi lunghi non dovrebbe comunque andare oltre i 18 gradi. Significa che si potrà correre anche tutta la gara con i manicotti o le manche lnghe. Lieve rialzo di temperatura per chi fa i percorsi corti la domenica, dovuto però al probabile arrivo di una perturbazione che nel pomeriggio potrebbe portare piogge anche forti. L’escursione termica di conseguenza dovrebbe essere più contenuta, se non altro per la partenza alle 9:00 e non all’alba, ma temperature comunque mai sopra i 20 gradi e incognita pioggia che aumenta non poco la percezione di freddo.
2 – Come coprirsi al mattino

Con previsioni meteo e temperature come queste, ai circa 4.000 che in genere scelgono i percorsi lunghi del sabato consigliamo di indossare o portare dietro:
- Intimo da mezza stagione sotto la maglia di lana; maglia di lana e manicotti o maglia di lana in maniche lunghe;
- Giubbino antivento o “smanicato”
- Crema riscaldante per tenere le gambe calde o coprigambe leggeri
- Calzini con discrete qualità di isolamento termico
Per tutti gli altri che corrono la domenica:
- Giubbino antipioggia o “smanicato”
- Manicotti
3 – Cosa portare con sè

Nell’ordine di importanza:
- Due camere d’aria per chi sceglie i copertoncini (li consigliamo vivamente), tubolare a tracolla per chi sceglie questa tipologia e tubetto di mastice per incollarlo al cerchio; ulteriore “gonfia e ripara” per chi sceglie i tubolari.
- Due levagomme di qualità (non è sempre facile “stallonare” i copertoncini sui cerchi di vecchia generazione) e pompa saranno poi i necessari complementi per risolvere le forature.
- Multitool provvisto di smagliacatena, che è utensile essenziale per una corsa dove la rottura di catena può capitare.
- Tiraraggi: non raro che le vecchie ruota vadano fuoricentro su quelle strade malandate.
- Documenti personali e foglio di viaggio
4 – Dove mettere gli accessori
L’opzione privilegiata è una capiente borsaportaoggetti da fissare sotto la sella.
In alternativa o in aggiunta: borsa da manubrio di media capienza oppure borsa da fissare sul tubo superiore della bicicletta; sconsigliate le borse a tracolla che impediscono la pedalata.
Portadocumenti impermeabile per riporre documenti personali e foglio di viaggio
5 – Le prime discese su sterrato

Meglio non farsi vincere dall’immancabile entusiasmo iniziale. Le prime discese su sterrato servono per “prendere le misure” sulle caratteristiche di guida del mezzo e sulle reali caratteristiche dello sterrato, che può variare molto in base a quanto è secco oppure bagnato. In ogni caso, in sulla discesa sterrata il corpo non si deve mai irrigidire, dove serve abbassare il baricentro portando le mani basse sul manubrio e contemporaneamente sollevare e arretrare di poco il sedere dalla sella, tenendo i piedi alla stessa altezza rispetto al terreno. Le braccia? Sempre un po’ flesse, impugnando in maniera “leggera” il manubrio.
6 – Come scegliere il percorso
Dislivello e distanza sono i parametri essenziali in base ai quali scegliere su quale dei cinque percorsi scegliere di pedalare. Ma attenzione ai riferimenti “abituali”: l’utilizzo di bici d’epoca e ancor più di questo le strade in grossa percentuale sterrate sono elementi che aumentano il grado di difficoltà di almeno il 40 per cento rispetto a un ipotetico calcolo fatto su ipotetici percorsi con fondo asfaltato, con la stessa distanza, lo stesso dislivello e con bici moderne.
7 – Rapporti giusti e stile di pedalata
Le salite de L’Eroica meriterebbero moltipliche agili, è ovvio, ma le bici d’epoca non consentono certo i “rapportini” di cui sono capaci le bici moderne. Inoltre, le varie bici hanno rapportature diverse, in genere in base al periodo da cui provengono. In qualsiasi caso, difficile applicare a L’Eroica uno stile di pedalata agile e “moderno”: significa che per evitare di “cuocersi” sarà bene adeguare stile e modalità di spinta a quei rapporti, magari in molti casi aiutandosi con lo “zig-zag” in salita, perché no?
8 – Il collaudo tecnico

La bicicletta “eroica” deve essere bella, conforme al regolamento, ma soprattutto deve essere in piena efficienza. Anche se avete scelto il più corto dei percorsi in programma, è necessario verificarne per tempo la piena funzionalità. Ai tanti che usano la bici Eroica per la prima volta o che appunto la usano solo a L’Eroica, appunto, consigliamo vivamente di provare per bene la bici almeno il giorno della vigilia, provando progressivamente a “strapazzare” trasmissione, freni e ingranaggi per vedere se tutto fila liscio ed avere eventualmente tempo per una messa a punto dell’ultima ora.
9 – Alimentazione e ristori

L’Eroica è una di quelle cicloturistiche dove si rischia seriamente di pesare di più di quel che si era prima del via, visto il numero e la bontà dei tantissimi ristori. Ma a prescindere da quale percorso andrete a scegliere, vi consigliamo di gustarvi tutte le bontà preparate al buffet, ma senza abbuffarvi, per evitare problemi digestivi una volta tornati in sella.
10 – I fari
Obbligatori ed essenziali per chi sceglie i percorsi lunghi e parte di notte, i sistemi di illuminazione devono non solo essere efficienti, ma vanno fissati in modo saldo e stabile sul manubrio: il fondo sterrato sottopone a dura prova staffe e morsetti e il faro potrebbe di conseguenza allentarsi o peggio cadere dalla sua sede.