Luci sulla Palestina: il 2 ottobre flash mob in 100 ospedali di’italia per Gaza. Siamo un gruppo di operatori sanitari dell’Ospedale Ca’ Foncello che hanno deciso spontaneamente di accogliere l’appello alla mobilitazione civile della rete #digiunogaza e : giovedì 2 ottobre alle ore 21 davanti all’ingresso dell’Ospedale medici,infermieri,cittadini e associazioni accenderanno insieme le proprie fonti di luce per unirsi idealmente ad oltre 100 piazze ospedaliere in tutta Italia. Durante il flash mob, a staffetta con gli altri ospedali, i nomi dei 1677 sanitari caduti saranno evocati in una lettura collettiva. Il flash mob nasce anche come risposta all’appello pubblicato su Lancet in cui un gruppo di chirurghi e accademici internazionali denuncia il “healthocide di Gaza”: la distruzione sistematica di ospedali, ambulanze e strutture sanitarie, la morte di oltre 1677 operatori sanitari ed il collasso dell’intero sistema di cura. A Gaza, dove il 94% degli ospedali è stato danneggiato o distrutto, i pazienti vengono privati di terapie salvavita. Gli Ospedali, che dovrebbero essere Santuari di cura, sono diventati bersagli di guerra. Abbiamo scelto per questo la strada della mobilitazione civile: una catena luminosa che partendo dagli ospedali italiani porti un messaggio di solidarieta’ e di memoria. Ribadiamo che questa iniziativa NON è un atto politico ma mira piuttosto a superarne la polarizzazione in un gesto etico basato sul principio della neutralità medica. La stessa Israeli Medical Association ha richiamato la comunita’ medica mondiale circa l’assoluta necessita’ di un’assistenza sanitaria universale, priva di discriminazioni; noi ci uniamo a loro e all’associazione “Physicians for Human Rights Israel (Genocide in Gaza | רופאים לזכויות אדם) nell’appello contro il genocidio in atto per un immediato cessate il fuoco, e affinchè sia garantita la protezione e la ricostruzione del sistema sanitario di Gaza, la facilitazione dell’accesso ai canali umanitari e la protezione del personale sanitario . Il flash mob “Luci sulla Palestina” è quindi un invito rivolto non solo al personale sanitario, ma anche a tutti i cittadini, movimenti e associazioni che desiderano opporsi a questa barbarie. Le reti promotrici chiedono che Governo, Regioni e Aziende Sanitarie adottino atti formali di condanna del genocidio e avviino azioni concrete, tra cui il boicottaggio della multinazionale israeliana Teva e l’interruzione di accordi e forniture militari con Israele. Come sanitari – dichiarano i promotori – non possiamo rimanere a guardare. È nostro dovere mobilitarci, alzare le voci e ricordare le vittime, a partire dai nostri colleghi uccisi mentre curavano la popolazione di Gaza. Secondo gli organizzatori si prospetta una partecipazione record, con adesioni in crescita di ora in ora. Sono state attivate 15 chat regionali con migliaia di iscritti per coordinare l’evento. Nel Trevigiano non solo operatori sanitari del Ca’ Foncello ma anche di Conegliano, Castelfranco e Montebelluna e la casa di cura Giovanni XXIII di Monastier si riuniranno davanti ai rispettivi ospedali il 2 ottobre alle ore 21 per commemorare i colleghi uccisi e condannare il genocidio in atto.