A sole tre settimane dal Gran Premio d’Austria di MotoGP, o forse proprio per questo, arrivano buone notizie da KTM AG: lunedì scorso è ripresa la produzione di moto nelle quattro linee di assemblaggio degli stabilimenti principali di Mattighofen e Munderfing, come previsto. Circa 1.000 dipendenti sono già tornati alla loro normale attività.

Dopo l’apertura di una procedura di insolvenza per KTM AG e due delle sue controllate nell’autunno del 2024, la produzione ha dovuto inizialmente fermarsi per tre mesi prima di poter ricominciare.

Il 28 aprile, le catene di montaggio erano state nuovamente fermate a causa della carenza di forniture. Durante il processo di ristrutturazione, completato con successo grazie al sostegno finanziario di Bajaj, KTM non ha potuto assumere nuovi impegni con i fornitori, ma ora confermato in un comunicato stampa che l’approvvigionamento è completamente riattivato. Di conseguenza, la produzione a tempo pieno è ripresa in tutte le aree, con turni diurni cinque giorni alla settimana.

“Tutto il team KTM attendeva con impazienza questo momento di ripresa della produzione – ha dichiarato l’amministratore delegato di KTM, Gottfried Neumeister – Abbiamo appena completato settimane di intensa preparazione e pianificazione. Il nostro più sincero ringraziamento va ai dipendenti, la cui incredibile dedizione, flessibilità e solidarietà negli ultimi mesi sono state fondamentali per rendere possibile questa ripartenza”.

“Siamo lieti di poter tornare a dare il massimo a partire da oggi, sia come datore di lavoro per i nostri colleghi, sia come collaboratore affidabile per concessionari e fornitori”.

Insieme alla ripresa delle attività, KTM sta anche intensificando i propri sforzi di assunzione.

Foto di: KTM AG/Felix Steinreiber

Risultati preliminari del primo semestre 2025

Rispetto al primo semestre 2024, il personale è stato ridotto del 28,6%, passando da 6.024 a 4.303 dipendenti. Il 25 luglio Pierer Mobility AG ha pubblicato i risultati finanziari preliminari relativi al primo semestre del 2025.

Le vendite di moto a livello di gruppo sono scese da 147.496 a 85.284 unità rispetto all’anno precedente, con un calo del 42,2%. Questo si è riflesso anche sui ricavi, che sono diminuiti del 57,8% fino a raggiungere i 425 milioni di euro.

Il 46,5% dei ricavi totali è stato generato in Europa, il 32,4% in Nord America e il 21,1% in altri mercati. In India, mercato di origine del partner di KTM, Bajaj Auto, le vendite sono cresciute di oltre l’8% rispetto all’anno precedente.

La domanda da parte dei clienti finali ha superato le aspettative, con oltre 100.000 moto vendute. L’azienda ha sottolineato nel suo comunicato che ciò ha consentito una significativa riduzione delle scorte, anche se non sono stati forniti dati dettagliati.

Nel segmento delle biciclette, il gruppo ha venduto 50.107 unità (comprese biciclette elettriche e convenzionali) nella prima metà dell’anno. Ciò indica che il ritiro ordinato dal mercato delle biciclette sta procedendo molto più rapidamente del previsto.

I marchi Husqvarna e GasGas saranno esauriti entro la fine del 2025, anche se le consegne di garanzie, assistenza e ricambi continueranno come previsto dalla legge. Il marchio Felt sarà invece mantenuto.

Nonostante il forte calo dei ricavi, Pierer Mobility AG è riuscita a tornare in attivo. Ciò è stato possibile grazie a un utile di ristrutturazione di 1.187 milioni di euro, che ha migliorato notevolmente i principali indicatori finanziari.

L’EBITDA si è attestato a 1.003 milioni di euro, l’EBIT a 931 milioni e l’utile netto dopo le imposte a 740 milioni. Allo stesso tempo, il patrimonio netto è tornato positivo con 533 milioni di euro, mentre il debito netto è sceso a 756 milioni, più della metà rispetto all’anno precedente.

In sintesi, poco a poco, il costruttore austriaco, che partecipa al Mondiale di MotoGP come squadra ufficiale con quattro moto e altrettanti piloti sotto contratto, comincia a rialzare la testa e le promesse che, dall’azienda, si ripetono dalla fine dello scorso anno – secondo cui il DNA della competizione sarebbe rimasto intatto – potrebbero essere mantenute, e non solo continuare nel Campionato 2026, come già confermato, ma anche estendere un nuovo contratto con Dorna per il nuovo periodo 2027-2031, in cui si gareggerà con nuove norme tecniche su cui, viene assicurato, la divisione Motorsport del costruttore sta già lavorando.

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