Creata dallo studio di produzione di Eline Van der Velden, attrice, comica e technologist di origini olandesi, Tilly, nella mentre dei suoi creatori, vuole essere come la prossima Scarlett Johansson o Natalie Portman. A Zurigo si è già cimentata in una breve performance cinematografica ed ha persino un profilo su social media nonché un sito Internet che la introduce come un’attrice di base a Londra. “Tilly Norwood, O ci arrivi o fai finta di nulla, sono una creazione”, si legge su Instagram. Nel suo profilo si definisce aspirante attrice, di base a Londra, soprattutto nelle caffetterie. Seguono una serie di foto che la raffigurano in scene di vita quotidiana, proprio come un essere umano, nonché di film d’azione. Nel suo discorso Van der Velden ha detto che diversi agenti e società di rappresentanza vorrebbero scritturare Norwood in qualche progetto. Quanto basta per scatenare reazioni negative in tutto il settore cinematografico, in particolar modo tra il sindacato degli attori, Sag-Aftra. I rappresentanti hanno perentoriamente precisato che “la creatività è, e deve rimanere, incentrata sull’essere umano” ed è “contraria alla sostituzione degli interpreti umani con entità sintetiche”.