Il Centro di terapie integrate in oncologia Komen Italia è, da oggi, ufficialmente attivo nel Policlinico di Bari. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina. Nei nuovi spazi si svolgeranno l’accoglienza, le sedute di psicoterapia, i consulti nutrizionali, sessioni di pilates e mindfulness, i trattamenti di linfodrenaggio e altre terapie complementari in favore delle pazienti con carcinoma mammario seguite dalla Breast unit. Il centro sarà gestito con il contributo delle volontarie dell’associazione e dei medici e operatori della Brest care unit e dell’oncologia universitaria dell’ospedale barese: l’obiettivo è assicurare alle donne in rosa (donne che hanno o hanno avuto un tumore al seno) un accesso agevole non solo alle necessarie cure oncologiche di eccellenza, ma anche ad una presa in carico globale, lungo tutto il percorso terapeutico e riabilitativo, per poter affrontare meglio i “danni collaterali” che la malattia sempre determina. “Questa bellissima realizzazione farà rete con gli analoghi centri già avviati a Roma presso il Gemelli, a Bologna presso l’Ospedale Bellaria e a quelli in avanzata fase di sviluppo a Brescia, Matera e Napoli, per garantire alle donne con tumore del seno accesso a un appropriato supporto psicologico e a terapie complementari scientificamente validate utili a preservare il benessere psico-fisico durante e dopo il percorso di cura, limitare gli effetti collaterali delle cure oncologiche “tradizionali” e ridurre il rischio di recidiva della malattia”, ha dichiarato il professor Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia. “Un passo avanti nella cura delle pazienti afflitte da carcinoma mammario – ha spiegato Linda Catucci, presidente del comitato Puglia della Komen – per umanizzare gli spazi di cura, creare luoghi che siano un rifugio per l’anima, che aiutino le pazienti a superare le sfide emotive della malattia e a connettersi meglio tra loro, con i propri parenti, i caregiver e gli operatori sanitari”. Per Antonio Sanguedolce, dg del Policlinico “sono spazi accoglienti, pensati per restituire serenità, un segno concreto di come intendiamo l’umanizzazione delle cure: offrire qualità clinica, certo, ma anche ascolto, vicinanza e strumenti per aiutare le donne a ritrovare forza, fiducia e serenità”.