Milano, 1°ottobre 2025 – Nel terzo trimestre del 2025, i prezzi delle abitazioni a Milano sono cresciuti dello 0,8%, con un aumento cumulato del 3,1% su base annua. Il prezzo medio in città si attesta così a 5.143 euro al metro quadro, secondo il report di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.
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A sostenere il mercato milanese contribuisce in parte l’effetto trainante delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che stanno accelerando interventi di riqualificazione urbana in diverse zone della città. Secondo l’Ufficio Studi di idealista, il trend positivo ha interessato 12 dei 18 quartieri monitorati.
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L’andamento del mercato immobiliare varia di molto a seconda dei quartieri della città e le differenze non sono trascurabili.
Chi sale
Gli incrementi più significativi si registrano a Corvetto-Rogoredo (3,7%), Città Studi-Lambrate (2,9%), Vigentino-Ripamonti (2,4%) e Baggio (2,2%). Altri quartieri hanno visto variazioni più contenute, come Forlanini (1,7%) e il Centro Storico (0,4%).
Chi scende
Cinque quartieri hanno invece registrato cali dei valori: i ribassi più marcati si osservano a Vialba-Gallaratese (-2,7%), Porta Vittoria (-2,4%) e Navigli-Bocconi (-0,8%), mentre Famagosta- Barona e Certosa scendono dello 0,3% e Garibaldi-Porta Venezia dello 0,2%.
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Il Centro Storico resta la zona più cara della città, con un prezzo medio di 10.739 euro al metro quadro. Seguono Garibaldi-Porta Venezia (7.301 euro/m²), Fiera-De Angeli (7.167 euro/m²), Navigli-Bocconi (6.941 euro/m²) e Porta Vittoria (6.257 euro/m²), tutte sopra la media cittadina.
Gli altri 13 quartieri presentano valori compresi tra i 4.922 euro di Città Studi-Lambrate e i 2.877 euro di Baggio, quartiere più economico della città Nel trimestre estivo, i prezzi delle abitazioni in provincia di Milano hanno registrato un ulteriore incremento dello 0,4%, portando la media a 3.616 euro al metro quadro.
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Dei 92 comuni della Città Metropolitana monitorati da idealista, 59 hanno evidenziato aumenti.
Chi sale
I maggiori si registrano a Inzago (9,8%), Cambiago (9,1%) e Magenta (9%). Altri 52 comuni hanno segnato rialzi superiori alla media provinciale, racchiusi in una forchetta molto ampia che va dall’8,8% di Parabiago e lo 0,6% di Settimo Milanese. Gli incrementi più contenuti spettano a Peschiera Borromeo (0,4%), Melegnano (0,2%) e Legnano (0,1%).
Chi scende
Sul fronte dei ribassi, le diminuzioni più marcate in provincia si registrano a Locate Triulzi (5,5%), Assago (-5%) e Busto Garolfo (-4,6%). Altri 31 comuni hanno avuto cali compresi tra il – 3,8% di Corbetta e Nerviano e il -0,3% di Basiglio.
Nonostante il calo trimestrale, Assago si conferma il comune più caro dell’hinterland milanese, con un prezzo medio di 3.757 euro al metro quadro, seguito da Segrate (3.405 euro/m²) e Cernusco sul Naviglio (3.356 euro/m²). All’opposto, Turbigo rimane il comune più economico della provincia, con soli 1.066 euro al metro quadro.
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Case usate: prezzi freddi dopo l’estate, ma le città tengono Nel terzo trimestre del 2025 i prezzi delle abitazioni usate in Italia hanno registrato una lieve flessione: -0,7% rispetto al trimestre precedente e -1,9% su base annua, con un valore medio di 1.815 euro al metro quadro.
Se a livello regionale e provinciale prevalgono i ribassi, la situazione cambia guardando ai capoluoghi: due città su tre mostrano infatti un andamento positivo.
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Milano resta il mercato più caro del Paese con un prezzo medio di 5.143 euro/m², in crescita dello 0,8% sul trimestre e del 3,1% sull’anno, vicina ai massimi storici. Roma mostra segnali di stabilizzazione nel III trimestre (+0,4%), dopo un anno di forti rialzi (6,4%), raggiungendo i 3.008 euro/m², pur restando a -23,8% dal picco del 2012.
Dopo Milano, le città più care restano Venezia (4.734 euro/m²), Bolzano (4.692 euro/m²) e Firenze (4.542 euro/m²), mentre in fondo alla classifica compaiono Biella (768 euro/m²), Ragusa (718 euro/m²) e Caltanissetta (666 euro/m²).
Napoli registra un incremento trimestrale dello 0,8%, ma arretra del 2,6% rispetto allo scorso anno, fermandosi a 2.830 euro/m², valore ancora inferiore del 11,8% rispetto ai massimi del 2012.