Sono Rossella Perticone, in arte semplicemente Rossella. Il mio legame con la musica nasce quando a due anni scendevo le scale di casa stonando, oggi ne ho 29 e sono una cantautrice. Ho iniziato a scrivere le canzoni sui diari durante l’adolescenza: questo è stato il mio modo di portare fuori ciò che avevo dentro. I miei brani sono un mix tra pop, rock e cantautorato.

Filo Rosso è nata dopo una telefonata con la mia migliore amica, che stava attraversando un periodo difficile e, grazie alla nostra chiacchierata, sono riuscita a parlare anche con me stessa. Il testo è nato di getto, come una specie di promemoria da tenere stretto nei momenti in cui mi sento persa, senza risposte. Spero che questa canzone possa parlare a chi sa di esistere, ma vuole anche sentirsi vivere. È una canzone che parte dal dolore e apre alla fiducia, un inno alla vita, da amare anche negli ostacoli perché ci ama profondamente, anche quando sembra essersi dimenticata di noi. La canzone ha uno special parlato che per me è il momento più carico di emotività, a volte mentre lo canto sento come di essere in una bolla e di volare, avete presente il film Soul? Ecco, esattamente così. C’è un verso in particolare a cui tengo molto: “più ti prende la paura, più hai talento in quella cosa”. È una frase che mi ha detto la mia psicologa quando le raccontavo delle mie paure e dei blocchi che sentivo e solo a distanza di anni sono riuscita a capire sulla mia pelle l’importanza di cosa volesse dirmi. 

Nel videoclip di Filo Rosso ho ripercorso un episodio della mia infanzia, non facilissima per i rapporti umani. La protagonista è una bambina che interpreta me da piccola, che viene esclusa e presa in giro dalle sue coetanee incontrate al parco. Con questo videoclip mi sono messa a nudo, perché volevo che le immagini mostrassero le cose per come erano realmente: tanto la mia solitudine e la tristezza, quanto i sogni e la determinazione. Ho immaginato di poter riabbracciare la mia parte bambina e questo abbraccio, unito al racconto di un’amicizia incredibile, è il collante emotivo dell’intero progetto. Spero che queste immagini possano ulteriormente sensibilizzare le persone al tema del bullismo, perché a volte un sorriso fa la differenza nella vita di qualcuno e il peso delle parole e dell’esclusione può lasciare segni indelebili.

Girare il videoclip è stato emozionante, rivivere certe scene mi ha aiutata a farci pace e anche a perdonare. Lavorare con i bambini è sempre un’esperienza, la loro connessione con le emozioni è molto più immediata di quella che abbiamo noi adulti. Ho imparato tanto da loro. Armando Di Lillo, filmmaker ed editor di questo videoclip, grazie alla sua speciale sensibilità ha tradotto la mia idea in immagini fortemente emotive. Spero che Filo Rosso possa abbracciare le persone che la ascolteranno, dargli la comprensione e la carica giusta per avere fiducia nei propri passi e nella vita. Ne vale sempre la pena.