Il futuro dei lavoratori ex Almaviva è stato al centro di un incontro istituzionale tenutosi nella sala “Libero Grassi” dell’assessorato regionale alle Attività produttive, a Palermo. Al tavolo, oltre ai rappresentanti dei sindacati, erano presenti anche delegati del Ministero del Lavoro, dell’assessorato regionale alla Salute e l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo.

Al centro del confronto, l’avvio del nuovo servizio sanitario 116117, numero unico europeo dedicato all’assistenza sanitaria non urgente, complementare al 118. Il progetto,promosso dal governo regionale guidato da Renato Schifani,prevede l’istituzione di due centrali operative, una a Palermo e una a Catania, nelle sedi degli ospedali Civico e Cannizzaro. L’obiettivo è quello di riassorbire 130 lavoratori in esubero del call center Almaviva, attraverso un investimento pubblico stimato in circa 25 milioni di euro. La gestione del servizio sarà affidata tramite Consip.

«Il Ministero della Salute ha dato il via libera al percorso,ha spiegato l’assessore Tamajo, e adesso possiamo procedere con l’affidamento delle centrali operative e il rispetto del cronoprogramma. Contiamo di consegnare i locali entro la fine di ottobre e avviare concretamente il servizio».

L’assessore ha inoltre sottolineato l’importanza di garantire la piena sostenibilità del progetto anche nel medio-lungo periodo: «Siamo già al lavoro per reperire ulteriori risorse economiche, con il sostegno dell’Assemblea regionale siciliana, per assicurare continuità e piena operatività del servizio».

Durante l’incontro è stata sollevata anche la questione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti. «La presenza del Ministero del Lavoro è stata fondamentale, ha aggiunto Tamajo. Abbiamo chiesto indicazioni precise sugli strumenti più adatti in tema di Naspi, per tutelare i lavoratori in questa fase di transizione. La Regione continuerà a difendere i loro diritti e a valorizzare la loro professionalità».

Il progetto 116117 si configura come una soluzione strategica sia per migliorare i servizi sanitari territoriali che per affrontare una delle più complesse vertenze occupazionali degli ultimi anni in Sicilia.

Correlati