Per due anni non potrà stazionare vicino a ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie e locali in generale presenti in diverse zone di Milano. Per un anno non potrà accedere alla Stazione Centrale, non potrà prendere da lì treni e metro, nemmeno dalle aree limitrofe. 

“Non può nemmeno prendere un treno”

Si tratta dei divieti amministrativi notificati dalla questura di Milano alla studentessa di 21 anni che è stata arrestata con altre quattro persone per gli scontri al termine del corteo per Gaza, tenutosi il 22 settembre. La giovane, che frequenta il centro sociale Lambretta, era stata arrestata insieme a una coetanea, un 36enne e i due 17enni finiti prima al Beccaria e poi ai domiciliari. Ora ha l’obbligo di firma. L’avvocato Mirko Mazzali ha annunciato il ricorso: “Non può nemmeno prendere un treno”. 

I due minorenni

Proprio ieri è stato depositato un provvedimento riguardante i due 17enne, studenti del Liceo Carducci. I due possono “allontanarsi dall’abitazione per recarsi a scuola, nei giorni e secondo gli orari indicati”. La giudice del Tribunale per i minorenni di Milano, Antonella De Simone, nell’ordinanza prescrive “ai minori di seguire il percorso più breve” per andare a scuola “senza soste intermedie”. Nel frattempo i legali hanno chiesto al Riesame l’annullamento della misura cautelare. Per loro l’udienza è stata fissata l’8 ottobre.