I sindacati da una parte, i dirigenti dell’assessorato regionale alla Salute dall’altra, per una firma che ricarbura la prevenzione contro le infezioni virali più diffuse: siglato negli uffici di piazza Ziino a Palermo l’accordo integrativo che disciplina in Sicilia la partecipazione dei medici di medicina generale alla nuova campagna vaccinale. A partire da oggi sarà avviata la somministrazione dei principali sieri, dall’antinfluenzale, all’anti-Covid, senza dimenticare l’antipneumococcico, il vaccino contro l’Herpes Zoster, il virus respiratorio sinciziale e il Papillomavirus.

È previsto un compenso minimo di 10 euro per ogni inoculazione effettuata presso lo studio medico e di 15 euro per le somministrazioni domiciliari. Quest’ultima opzione «rappresenta un elemento chiave dell’accordo», rimarca il segretario regionale della Fimmg Gigi Tramonte, presente al vertice insieme a tutta la delegazione regionale della Federazione dei medici di base con Luigi Galvano e Beppe Zagami. «La capillarità degli studi di assistenza primaria – prosegue – è una risorsa da valorizzare e abbiamo chiesto di ampliare la quota di pazienti vaccinati direttamente a casa, così da raggiungere anche le fasce più fragili». Plaude anche il capo della Pianificazione strategica Salvatore Iacolino: «Il concorso dei medici di famiglia nelle vaccinazioni rappresenta un tassello essenziale nel percorso finalizzato al raggiungimento dei Lea, uscendo in tal modo dal piano di rientro».

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