Anche le prossime corse italiane devono fare i conti con la presenza della Israel – Premier Tech. Dopo il Giro dell’Emilia, i manifestanti hanno richiesto che la squadra professional sia esclusa anche da Tre Valli Varesine, Coppa Bernocchi e Il Lombardia. In corrispondenza con quanto successo ieri sera alla Global Sumud Flotilla, si è svolta una manifestazione anche al centro di Varese durante la quale gli organizzatori hanno reso noto di aver aperto una raccolta firme e contattato la SC Binda per chiedere l’esclusione della formazione israeliana dalla corsa. Iniziatore della richiesta è il comitato da Varese a Gaza, che ha sottolineato come quanto successo al Giro dell’Emilia mostri che ritirare l’invito al team sia “una strada percorribile” lanciando così “un segnale chiaro”.

Una richiesta ufficiale che avrebbe portato anche Prefettura e Questura a monitorare la situazione, ponendosi in contatto con gli organizzatori della corsa. Mentre in queste ore ancora la missione per portare aiuti ai residenti della striscia sta vivendo uno dei suoi momenti più drammatici, arriva dunque una richiesta forte in quanto “non è possibile svolgere delle competizioni sportive ignorando gli eventi internazionali che stanno permettendo politiche genocidarie agite per mano di Israele”.

L’obiettivo dei manifestanti, che ieri erano circa in duecento nella Città Giardino oltre a quelli che si sono riuniti nelle altre città, Milano in testa, è dunque quello di impedire la presenza della Israel – Premier Tech in tutte le corse della regione. “Senza dubbio gli occhi del mondo saranno sul nostro territorio – si legge nel comunicato – Abbiamo la possibilità di scegliere se dare rilevanza alla provincia e alla regione come coloro che permettono a complici di genocidio di trovare spazio sulle nostre strade, oppure come coloro che si schierano dalla parte degli oppressi, dell’umanità”.

Da capire ora i vari organizzatori come decideranno di affrontare la situazione. Da regolamento, infatti, le corse di categoria non WorldTour invitano le squadre a loro piacimento, senza obblighi, quindi possono revocare l’invito in maniera più semplice, confidando comunque anche nella comprensione della dirigenza del team, che in queste settimane ha espresso più volte il proprio rammarico per la situazione che li vede coinvolti, senza tuttavia esprimersi contro gli organizzatori, come nel caso del GS Emilia.

Diversa tuttavia la posizione di RCS Sport, perché per Il Lombardia la squadra è presente di diritto, essendo stata fra le tre migliori professional lo scorso anno, potendo così usufruire di una WildCard automatica. Accettata la quale, il team è dunque iscritto e a quel punto l’organizzazione non ha la stessa libertà di movimento. La questione potrebbe così passare all’UCI, che dal canto suo ha già spiegato di non poter agire contro il team senza l’avallo di un regolamento internazionale sportivo del CIO. In queste settimane alcune federazioni e leghe sportive stanno valutando autonomamente la situazione, ma per il momento non sono state prese decisioni di esclusione automatica in nessun caso.