GAIBA (ROVIGO) – La sanità, in particolare veneta, è stata al centro dell’incontro con il senatore veneto Andrea Crisanti e i candidati consiglieri regionali del Pd. Crisanti ha parlato di una sanità che cerca di presentarsi di eccellenza, ma caratterizzata da ridotta accessibilità ed equità: basti pensare che il tempo medio di attesa per una operazione di cataratta è di un anno, mentre in altri Paesi europei è di due settimane, se in Puglia c’è un medico di base ogni 900 abitanti, nel Veneto se ne conta uno ogni 1.800 abitanti.
APPROFONDIMENTI
I dati
Numeri dati da Crisanti con a fianco la deputata polesana Ndia Romeo, oltre ai candidati Stefano Borile, Emanuela Pizzardo, Nicola Zanca e Angelo Zanellato, assente per motivi di salute Michela Valentini. «L’efficienza di un sistema sanitario – ha detto il senatore – si valuta su due criteri: l’accessibilità e l’equità. La prima è misurata in base al tempo che passa tra una prescrizione e l’erogazione del servizio, o tra la diagnosi e l’effettuazione della terapia. L’equità è la variazione dell’accessibilità a seconda del reddito del paziente e della sua zona di residenza nel Paese». Crisanti ha aggiunto che l’Italia è il Paese, dopo gli Usa, nel quale gli operatori privati hanno un peso maggiore all’interno del Servizio sanitario. Su una spesa sanitaria di 144 miliardi destinata al Servizio sanitario nazionale, il 20% va alle strutture private accreditate.