Robbie Williams convive da anni con la sindrome di Tourette, una condizione neurologica ereditaria spesso chiamata anche malattia dei tic perché i principali sintomi sono movimenti improvvisi e versi incontrollati. Il cinquantunenne cantante ha parlato per la prima volta della sua malattia partecipando al podcast I’m ADHD! No You’re Not, dove ha spiegato che nel suo caso la sindrome di Tourette «è invadente», con scoppi d’ira che tiene per sé, con sfoghi mentali repressi, con pensieri intrusivi così intensi che nemmeno quando si esibisce di fronte a decine di migliaia di fan urlanti riesce a placarli: «Penseresti che uno stadio pieno di persone che ti dichiarano il loro amore possa funzionare come distrazione, invece qualunque cosa ci sia dentro di me non riesco a sopportarla».

Williams, che dopo il suo ingresso nei Take That e la fama smisurata e travolgente iniziò a soffrire di depressione e più volte ha dovuto affrontare percorsi di riabilitazione per liberarsi dalla dipendenza da alcol e droghe, nel corso del podcast ha anche rivelato di essersi sottoposto a un test per l’autismo, e che il risultato ha rivelato «tratti autistici» tra cui l’ansia scatenata dall’abbandono del suo spazio sicuro, il suo letto: «Ogni luogo al di fuori del letto è una zona di disagio per me», ha spiegato. Aggiungendo che la sua salute mentale in generale influenza profondamente anche le sue tournée: «La gente pensa che io sia elettrizzato all’idea di andare in tour e suonare dl vivo. Tutt’altro, in realtà sono terrorizzato».

Della sindrome di Tourette soffrono anche altri personaggi famosi. Il cantautore scozzese Lewis Capaldi nel 2023, dopo che i suoi tic gli impedirono di portare a termine un’esibizione a Glastonbury, dovette prendersi una pausa dalla musica. Anche Billie Eilish ha raccontato di essere affetta dalla sindrome di Tourette, che le fu diagnosticata quando aveva 11 anni: «Se mi riprendi abbastanza a lungo, vedrai molti tic. Durante il giorno muovo costantemente le orecchie avanti e indietro, alzo le sopracciglia e schiocco la mandibola, contraggo il braccio, contraggo i muscoli», ha raccontato la cantante. Aggiungendo che nonostante si notino poco, per lei questi movimenti sono «molto estenuanti». Prima di lei, anche l’attore romano Alessandro Borghi aveva rivelato di soffrire della sindrome di Tourette: «A lungo ho pensato di avere dei tic», aveva raccontato in un’intervista, «invece era sindrome di Tourette. Sente che ogni tanto ho un respiro strano? Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho».

Ora abbiamo scoperto che della sindrome di Tourette soffre anche Robbie Williams. Che da qualche tempo, oltre che con i propri problemi di salute, deve fare i conti con le fragilità e le malattie dei genitori: mamma Janet e papà Peter. Lo ha rivelato lui stesso, lo scorso luglio, durante un concerto in Germania: «Mia madre ha la demenza e non sa più chi sono. Non sa nemmeno più dove si trova. Mio padre ha il Parkinson e non può uscire di casa», aveva detto dal palco. Aggiungendo che anche la madre di sua moglie, l’attrice Ayda Field, ha problemi di salute: «Mia suocera, che adoro e venero con tutto il cuore, ha tre malattie. È malata di lupus, Parkinson e cancro. È una donna coraggiosissima e sta lottando, lottando, lottando». Parlando coi fan Robbie aveva poi ricordato i tempi in cui il padre – musicista a sua volta – «cantava con me ogni sera sul palco, usciva, rubava la scena, era affascinante e poi andava nel backstage a bere un bicchiere di vino rosso». Ormai da tempo tutto è cambiato: «È un posto strano questo posto in cui ci troviamo a 51 anni. È molto strano essere adulti. Non sono pronto»