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02 ottobre 2025
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha denunciato un nuovo “incidente” che coinvolge navi russe vicino al porto di Stettino, uno dei più importanti del Mar Baltico. “Abbiamo provocazioni ogni settimana’”, ha spiegato al vertice della Comunità politica europea in corso a Copenaghen. “Questo tipo di provocazioni sono frequenti al confine con la Bielorussia”, ha sottolineato rimproverando coloro che in Europa continuano a nutrire “l’illusione che non sia in corso una guerra”. “Si tratta di un’aggressione a tutti gli effetti, un nuovo tipo di conflitto, molto complesso, ma pur sempre una guerra”, ha afferma Tusk. “La vera domanda non è se la guerra esista, ma da che parte stai. La guerra è bianca o nera: la Russia combatte contro l’Ucraina, quindi l’unica domanda è: da che parte stai? La posizione della Polonia, della Nato e dell’Europa è chiara”. Il premier ha ribadito che la guerra tra Russia e Ucraina è anche una guerra europea. “In Polonia nessuno ne dubita”, ha detto, citando come “esempi molto reali” episodi quali la violazione dello spazio aereo, le flotte ombra e tutta una serie di “operazioni ibride”. “Se la Russia vincesse, le conseguenze per l’Europa e l’Occidente sarebbero drammatiche”, secondo Tusk, che ha difeso il coinvolgimento di tutti gli Stati membri nella difesa del fianco orientale, anche attraverso l’ipotesi di uno scudo anti-droni.
A rispondere al capo del governo polacco è stato il premier ungherese Viktor Orban: “I suoi colleghi sono convinti di avere ragione, hanno un piano di guerra, un piano per battere Mosca. Molti di questi Paesi non sono mai stati occupati dalla Russia, quindi non sanno cosa voglia dire avere una guerra con la Russia. Noi ce l’abbiamo”. “Noi conosciamo la macchina da guerra del Cremlino e non ci piace l’idea – ha insistito – Noi abbiamo un piano di pace, mentre gli altri hanno un piano di guerra, quindi le nostre visioni sono molto distanti”.