L’ala militare di Hamas vorrebbe continuare a combattere, stando a quanto riportato dalla Bbc. Il piano Usa per Gaza, per cui Trump ha dato ieri un ultimatum di 3-4 giorni, secondo il gruppo sarebbe “stato concepito per porre fine ad Hamas”.
Punti chiave
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19:16
Medici senza frontiere: “Ucciso dalle forze israeliane il nostro quattordicesimo operatore”
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13:49
Bbc: “L’ala militare di Hamas vuole continuare a combattere”
20:23
Ue: “Hamas accetti il piano di pace di Trump e liberi gli ostaggi”
“L’Ue accoglie con favore la decisione di Israele di sostenere il piano” di pace presentato dal presidente americano, Donald Trump. Esortiamo Hamas a seguirlo, a rilasciare tutti gli ostaggi rimasti e a deporre le armi”. Lo si legge in una dichiarazione dell’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, a nome dell’Ue. “L’Ue invita coloro che hanno influenza a trasmettere questi messaggi ad Hamas. Non esiste una soluzione militare a questo conflitto. Invitiamo tutte le parti a cogliere questa opportunità e a impegnarsi in modo costruttivo per porre immediatamente fine alla tragedia di Gaza e avviare il processo di costruzione di un futuro migliore per israeliani, palestinesi e l’intera regione”, si legge ancora
20:09
Attacco sventato tra Gerusalemme e Tel Aviv, ucciso attentatore
L’Idf ha riferito che poco dopo la fine del digiuno di Yom Kippur si è verificato un tentativo di attentato al posto di blocco Bel sulla strada 433, tra Gerusalemme e Tel Aviv, nel centro di Israele. Due attentatori hanno cercato di investire i soldati che presidiavano il posto di blocco, uno di loro, armato, ha aperto il fuoco contro le forze ma è stato immediatamente ucciso dai militari. Il secondo attentatore è stato arrestato. Non si registrano feriti tra i soldati o tra i civili
20:03
Hamas rivendica lanci di razzi su Ashdod a Yom Kippur
Hamas ha rivendicato la responsabilità del lancio di razzi contro la città costiera meridionale di Ashdod nella notte di Yom Kippur. In un comunicato, il braccio armato del movimento ha affermato di aver colpito Ashdod “in risposta agli attacchi contro i civili”. Secondo l’Idf, cinque razzi sono stati lanciati dal nord della Striscia di Gaza: quattro sono stati intercettati dalle difese aeree e uno è caduto in un’area aperta. Non si registrano feriti. L’attacco è avvenuto mentre la Marina israeliana iniziava a intercettare la flottiglia diretta a rompere il blocco navale imposto su Gaza
19:16
Medici senza frontiere: “Ucciso dalle forze israeliane il nostro quattordicesimo operatore”
“Questa mattina, un attacco delle forze israeliane ha ucciso Omar Hayek, membro dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), e ferito gravemente altri 4 operatori dell’organizzazione. L’attacco è avvenuto mentre il team di Msf aspettava in strada l’autobus che li avrebbe dovuti portare a lavoro nell’ospedale da campo dell’organizzazione a Deir al Balah, nella zona centrale della Striscia di Gaza. Tutti gli operatori indossavano gilet bianchi contrassegnati con il logo MSF che li identificavano chiaramente come operatori medico-umanitari” scrive l’organizzazione in un comunicato.
“Esprimiamo profondo dolore e indignazione per l’uccisione di Omar, che è avvenuta meno di 2 settimane dopo che un altro nostro operatore, Hussein Alnajjar, è stato ucciso dalle forze israeliane a Deir Al Balah. Omar, che aveva 42 anni, è il quattordicesimo collega di Medici senza frontiere ucciso a Gaza dal 7 ottobre 2023, era un uomo tranquillo, di profonda gentilezza e massima professionalità. Dal giugno 2018 lavorava come terapista occupazionale in una clinica di MSF di Gaza City, dedicando la sua vita a restituire forza e dignità a migliaia di pazienti. Anche numerosi operatori sanitari, membri dello staff di MSF e i loro familiari sono rimasti gravemente feriti nell’attacco di questa mattina; tra di loro, un fisioterapista, un chirurgo ortopedico, un responsabile delle forniture e un assistente finanziario. Uno dei nostri operatori si trova in condizioni critiche a causa delle ferite causate dalle schegge” si legge nella nota.
“Centinaia di migliaia di persone continuano a essere costrette a sfollare dal nord di Gaza verso il sud, per la loro cosiddetta sicurezza, e continuano invece ad essere attaccate e uccise in tutta la Striscia. Nessun luogo a Gaza è sicuro. L’intera popolazione è stata affamata e assediata per quasi due anni.
Chiediamo la fine dello spargimento di sangue, la fine del genocidio. Ci deve essere un cessate il fuoco immediato” conclude Msf.
18:33
Barrot: “Hamas ha perso, accetti la resa”
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha dichiarato che Hamas ha perso la sua battaglia a Gaza e deve accettare la “resa” secondo il piano presentato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
“Hamas ha una responsabilità molto pesante per la catastrofe vissuta dai palestinesi. Ha perso. Deve accettare la resa”, ha detto il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot all’AFP in Arabia Saudita, sottolineando una recente risoluzione delle Nazioni Unite che chiede l’esclusione di Hamas dalla leadership di un futuro Stato palestinese.
18:20
Putin: “Il lavoro Trump è una luce in fondo al tunnel”
Il conflitto palestinese-israeliano è un esempio di come le politiche occidentali stiano impedendo una risoluzione, ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Valdai Discussion Club a Sochi sul Mar Nero. Tuttavia, ha osservato Putin, la Russia è a conoscenza dei tentativi di Trump di risolvere il conflitto e Mosca sta familiarizzando con le iniziative del presidente americano sulla Palestina. “Penso che, dopotutto, ci possa essere una luce alla fine del tunnel”, ha detto il presidente russo.
17:53
Hamas rivendica il lancio di razzi su Ashdod
Le Brigate Ezzedin Al Qassam hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco di ieri sera dal nord di Gaza contro la città israeliana di Ashdod, a circa 30 chilometri dalla Striscia. “I combattenti di al-Qassam hanno lanciato una raffica di razzi contro la città occupata di Ashdod la scorsa notte, mercoledì, in risposta agli attacchi contro i civili”, si legge in un comunicato del gruppo. Le forze armate israeliane sono riuscite a intercettare quattro proiettili e un quinto è caduto in un’area aperta, ha detto l’esercito in una dichiarazione la scorsa notte. Al porto di Ashdod sono stati trasferiti gli attivisti della Global Sumud Flotilla fermati da Israele dopo l’abbordaggio delle barche.
17:28
Media: Hamas verso il sì al piano con modifiche, forse risposta oggi
Hamas è orientata verso una risposta “positiva” al piano americano per mettere fine alla guerra a Gaza ma chiederà alcune modifiche. Lo ha indicato una fonte informata sui negoziati al Times of Israel, precisando che la risposta del movimento islamista palestinese potrebbe arrivare già oggi. La fonte ha aggiunto che il Qatar ha contattato gli Stati Uniti per modificare alcune parti del piano.
17:19
In Libano un drone israeliano uccide due persone
Un drone israeliano ha preso di mira un’auto all’alba sulla nuova autostrada a est del villaggio di Kfar Remmane (distretto di Nabatiyeh), uccidendo due persone e ferendone una. Le due vittime sono state identificate come due ingegneri, Ahmed Saad e Mostafa Rizk, dipendenti di Jihad el-Binà, l’agenzia di ricostruzione civile di Hezbollah, riferisce l’Orient le jour. Le due vittime, originarie di Kfar Remmane (distretto di Nabatiyeh), erano in missione per valutare i danni nei villaggi di confine causati dai bombardamenti e dalle distruzioni israeliane durante l’ultima guerra contro Hezbollah. Sono state uccise “mentre svolgevano i loro doveri professionali e nazionali nella zona di Khardali, situata tra Nabatiyeh e Marjayoun. Si stavano recando nella regione di Khiam per effettuare rilievi dei danni e valutare le infrastrutture”, si legge in un comunicato dell’Ordine degli Ingegneri.
16:27
Media, Hamas: “Difficile liberare gli ostaggi in 72 ore”
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Màan news, Hamas ha sottolineato ai mediatori la difficoltà di rilasciare tutti gli ostaggi ancora in vita e consegnare i corpi di quelli uccisi all’Idf entro 72 ore, come previsto dal piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, qualora si raggiungesse l’accordo. Hamas ha indicato che il problema principale è che “l’organizzazione non è in grado di comunicare con i gruppi che tengono prigionieri i rapiti a causa dell’intensità delle operazioni israeliane a Gaza, e non dispone di informazioni accurate sulla posizione e sulle attuali condizioni di salute dei detenuti”.
16:00
Le fazioni palestinesi valutano tre opzioni per rispondere a Trump
“Tre opzioni principali” sono state valutate nell’incontro tra le fazioni palestinesi, guidate da Hamas, incentrato sulla proposta del presidente statunitense Donald Trump per mettere fine alla guerra a Gaza. Lo riferisce la versione online del quotidiano Al-Araby Al-Jadeed. Le prime due opzioni, secondo il giornale, sono “accettare il piano con modifiche ad alcuni punti, come i meccanismi di ritiro israeliano e la formazione di un Consiglio di pace internazionale presieduto da Trump” oppure “rifiutare completamente la proposta nella sua forma attuale”, considerata una “concessione a Netanyahu” che soddisfa solo le richieste israeliane, come il disarmo “senza garanzie per uno Stato palestinese o la ricostruzione”. Il terzo scenario consiste nell’accettare il piano dopo aver richiesto chiarimenti su alcune clausole e garanzie concrete, senza opporsi esplicitamente ad alcuna, a patto che l’amministrazione Usa riconosca ufficialmente uno Stato palestinese entro i confini del 4 giugno 1967.
14:16
Gaza, oltre 66mila morti dall’inizio degli attacchi israeliani
Il ministero della Salute di Gaza ha riferito in un comunicato pubblicato sul proprio account Telegram che il numero dei morti nella Striscia è salito a oltre 66.200 e quello dei feriti a circa 169.000, compresi 77 morti e 222 feriti arrivati nelle ultime 24 ore negli ospedali di Gaza ancora operativi. Ha inoltre precisato che tra i morti dell’ultimo giorno figurano due palestinesi uccisi dalle forze israeliane mentre cercavano di ottenere aiuti umanitari.
13:49
Bbc: “L’ala militare di Hamas vuole continuare a combattere”
“I mediatori hanno contattato il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza, che ha dichiarato di non essere d’accordo con il nuovo piano di cessate il fuoco degli Stati Uniti”: lo scrive la Bbc citando proprie fonti. “Si ritiene che Izz al-Din al-Haddad creda che il piano sia stato concepito per porre fine ad Hamas, indipendentemente dal fatto che il gruppo lo accetti o meno, ed è quindi determinato a continuare a combattere”.