All’indomani del blocco di alcune navi della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, dopo le proteste e gli scontri di mercoledì 1 ottobre, migliaia di persone protestano a Torino per la Palestina oggi, 2 ottobre. In mattinata, un corteo è partito da Palazzo Nuovo, sede universitaria delle facoltà umanistiche occupata dagli studenti, e ha percorso diverse strade del centro città.
Intorno alle 14,15, alcuni manifestanti riescono ad accedere alla pista di atterraggio dell’aeroporto di Caselle Torinese, tagliando le reti. La polizia risponde con alcune cariche e, in una decina di minuti, riesce a sgomberare l’area. Altre persone, dopo aver raggiunto corso Maroncelli a Torino, hanno imboccato il raccordo di Moncalieri, interamente chiuso al traffico per diversi minuti.
In serata, dopo un nuovo corteo, i manifesanti entrano alle Ogr di Torino e devastano l’interno della struttura.
Il racconto della giornata
Ore 21,15: Gravi danni all’interno delle Ogr, dove i manifestanti imbrattano gli spazi e rotto molti arredi.
Ore 20,00: Dopo aver percorso corso Vinzaglio e corso Vittorio Emanuele II, oltre diecimila persone si sono riversate in corteo in corso Castelfidardo, raggiungendo le Ogr di Torino. Proprio in questi giorni alle Ogr è in corso l’Italian Tech Week, evento di portata internazionale che, nella giornata di venerdì 3 ottobre, vedrà sfilare sul palco personalità del calibro di Jeff Bezos, patron di Amazon, John Elkann, in capo a Stellantis e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Dopo aver raggiunto l’entrata principale, accesi i fumogeni, decine di manifestanti hanno tentato di scavalcare il cancello, sventolando le bandiere della Palestina. Forzato con le mani ma anche con numerosi cartelli stradali, i manifestanti sono riusciti a sfondare, entrando e occupando le Ogr. Una volta all’interno, sulle note di ‘Bella Ciao’, con l’aiuto di bombolette sono state vandalizzate le auto esposte all’interno, dove è scattato anche l’allarme. Le scritte “Free Gaza” invadono lo stabile. “Qui cade la maschera al governo, questo è il posto in cui si riunisce chi ci prende in giro. Bezos, Elkann, Ursula, a Torino non c’è posto per voi. Guardateci, vi stiamo urlando che qui a Torino chi ha le mani sporche del sangue palestinese non ci deve stare”. Una volta entrati nelle sale dell’edificio, decine di persone hanno danneggiato e distrutto l’arredo presente tra cui sedie, computer personali, maxi-schermi, tavoli, e rotto di diversi tornelli in vetro. Scene di devastazione ma anche aggressioni al personale presente. L’agitazione ha richiesto l’intervento dei reparti di polizia e carabinieri.
Ore 18,30: Oltre diecimila cittadini, attivisti e studenti si sono ritrovati in piazza Castello, davanti alla Prefettura, per ribadire il proprio sostegno alla Palestina e alla Global Sumud Flotilla. Ad aprire il corteo è uno striscione dietro al quale per metri, dietro alle sue spalle, si stende la bandiera della Palestina. “Gaza ha vinto nonostante il dolore”, si legge sullo striscione. “Questa non è più solo una manifestazione contro il genocidio, ma contro questo governo. Un governo razzista e disumano che usa i nostri soldi per finanziare la guerra e non per la sanità. Ieri ci hanno dato dei violenti, questa è la loro violenza di fronte al genocidio”, dichiara un’attivista altrettanto microfono. Forti parole vengono rivolte nei confronti di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen. Chiusi i varchi di accesso della stazione di Torino Porta Susa, sia per la salita che per la discesa dei passeggeri, per tutto il tempo necessario allo svolgimento della manifestazione. La metropolitana continuerà a funzionare regolarmente saltando la stazione di Torino Porta Susa.
Ore 16,30: Le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa sono nuovamente accessibili per la salita e la discesa dei passeggeri. La linea metropolitana funziona regolarmente.
Ore 15,20: Le stazioni della metropolitana di Torino Porta Nuova e Porta Susa sono chiuse per motivi di ordine pubblico. Alcuni manifestanti, negli scorsi minuti, hanno usato la metropolitana per spostarsi e raggiungere la fermata Marconi. Disagi per i pendolari.
Ore 14,45: All’aeroporto di Caselle Torinese ripartono le operazioni aeroportuali. Diversi voli hanno subito ritardi per via dell’ingresso in pista dei manifestanti. Torna regolare anche la circolazione sul raccordo di Moncalieri, in entrata e in uscita.
Ore 14,30: Il corteo sul raccordo di Moncalieri fa retromarcia e torna indietro verso la rotonda con corso Unità d’Italia. La circolazione riparte in entrata, verso Moncalieri, mentre resta sospesa in uscita verso Torino, con obbligo di uscire a San Paolo.
Ore 14,25: Alcune decine di manifestanti raggiungono l’aeroporto di Torino-Caselle, tagliano le reti che circondano la pista di atterraggio ed entrano nelle aree di pertinenza dello scalo, rimanendo lì una decina di minuti. Gli agenti della polizia presenti sul posto rispondono con alcune cariche.
Ore 13,50: Il corteo è ora diviso in due spezzoni. Uno, con alcune decine di manifestanti, è riuscito ad accedere al raccordo Torino-Caselle. Da qui, gli antagonisti stanno cercando di raggiungere l’aeroporto Sandro Pertini. L’altro spezzone (2.000 persone in tutto), transitato in corso Massimo d’Azeglio e corso Unità d’Italia, ha imboccato il raccordo di Moncalieri, interamente chiuso al traffico per precauzione.
Ore 11: Il corteo partito da Palazzo Nuovo sta attraversando diverse vie del centro di Torino. Gtt avvisa che le linee dei mezzi pubblici sono deviate.
Cosa gridano i manifestanti
Dal corteo, i manifestanti scandiscono messaggi e slogan: “Ieri sera eravamo già in migliaia – scandisce un portavoce – Nonostante le cariche della polizia, siamo riusciti a bloccare Porta Nuova, a dimostrazione del fatto che uniti possiamo bloccare tutto. Dobbiamo essere ovunque in questa città, oggi e domani per lo sciopero generale. Iniziamo a fare i cori, perché oggi dobbiamo davvero dimostrare tutto”.
Il programma delle iniziative del 2 ottobre a Torino
- Ore 11 palazzo Nuovo, partenza corteo a piedi in centro città e in bici (direzioni ignote)
- Ore 18 presidio davanti alla prefettura
- Ore 21 Flash mob davanti all’ospedale Maria Vittoria
Programma iniziative 3 ottobre
- Anche per domani, 3 ottobre, sono annunciate proteste e manifestazioni:
- Ore 7 blocco/occupazione sede Amazon in via Torino
- Ore 9 corteo antagonisti/scuole al parco artiglieri
- Ore 9 gli studenti partono da palazzo Nuovo per raggiungere alle 10 il corteo che parte da piazza Palazzo di Città
- Ore 10 presidio corteo USB in piazza Palazzo di Città
- Ore 13 corteo/presidio palazzo di Città
- Ore 18 corteo/presidio piazza Castello.
Iniziative Cgil del 3 ottobre
In tutto il Piemonte, domani venerdì 3 ottobre, lavoratrici e lavoratori sciopereranno e scenderanno in piazza per esprimere solidarietà e dissenso verso gli attacchi inferti alla Global Sumud Flotilla, per ribadire l’urgenza di fermare ogni intervento militare nella Striscia e garantire corridoi umanitari e mettere in sicurezza la popolazione civile. “Ciò che è avvenuto nella serata di ieri costituisce un attacco all’ordine costituzionale, oltre che un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”, scrivono dalla Cgil Piemonte. In Piemonte si terranno presidi e manifestazioni in tutte le province: ad aprire la giornata sarà Torino, con la partenza in corteo da Piazza Palazzo di Città alle 9.
Alla stessa ora si terrà il concentramento di Asti, in piazza Alfieri (fronte Prefettura), con successiva partenza per il corteo che raggiungerà Piazza San Secondo. A seguire, nel vercellese, due piazze con concentramento alle 9.30: a Vercelli, con concentramento in Corso Libertà/angolo via Garibaldi, e a Borgosesia con concentramento in piazza Martiri. In contemporanea a Cuneo, alla stessa ora, il concentramento si terrà in piazza Europa.
Nel pomeriggio si terranno invece le iniziative di Alessandria (con concentramento in piazzetta della Lega alle 17), Biella (con concentramento ai Giardini Zumaglini alle 17.30), Novara (con corteo in partenza alle 17 da piazza Cavour e arrivo in piazza Matteotti) e Verbania (con corteo in partenza alle 17 da piazzale Flaim e arrivo in piazza Ranzoni).
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