Prosegue la mobilitazione della piazza pisana “a sostegno della missione della Global Sumud Flotilla e contro la complicità del governo italiano al genocidio in Palestina”. Dopo il corteo di mercoledì sera chiamato dall’Unione Sindacale di Base in seguito all’abbordaggio della Flotilla da parte della marina israeliana, intorno alle 13.30 di giovedì 2 ottobre sono stati gli studenti a fare un corteo: più di 300 dai collettivi Cambiare Rotta e Studenti Per la Palestina sono partiti da Palazzo Ricci, che avevano occupato la sera prima, e hanno attraversato le vie della zona universitaria facendo brevemente tappa alla mensa universitaria centrale di via Martiri e al giardino dei dipartimenti di Antichistica, Storia e Filosofia.
Il corteo è poi proseguito sul Lungarno, fino a occupare la sede del Rettorato dell’Università di Pisa. “Se bloccano la Flotilla, noi blocchiamo tutto. Così è stato e così sarà fino al grande sciopero generale di domani – ha detto Camilla Diurno del collettivo Cambiare Rotta – come studenti siamo fermamente convinti che per sostenere la Flotilla e la Palestina serva rescindere ogni rapporto con Israele, ogni complicità di cui riteniamo colpevoli il governo italiano a partire dalla ministra Bernini, che perciò sfiduciamo”.
“La nostra mobilitazione continua – hanno detto gli Studenti per la Palestina una volta occupato l’ingresso – abbiamo già costretto l’Università a rescindere alcuni accordi con Israele, ma i luoghi in cui questi rapporti vengono discussi vanno bloccati. Non possiamo fare lezione come se nulla fosse, mentre le navi della Flotilla vengono fermate”.
“Il genocidio passa anche dalle nostre università – ha detto Linda di Studenti per la Palestina – e noi dobbiamo porvi fine. A Pisa, inoltre, si vuole insediare una base dei carabinieri Tuscania, oggi impegnati a Gaza nel bloccare gli aiuti umanitari: noi non possiamo accettare tutto questo e perciò oggi e domani continueremo a mobilitarci verso sabato 4 con la manifestazione nazionale di Roma”.
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Una parte degli studenti che ha messo in piedi in poche ore la mobilitazione si è poi spostata alle 16 in piazza XX Settembre, da loro rinominata piazza Gaza, per il presidio convocato dall’Unione Sindacale di Base che ha riunito 200 persone, mentre nella sala del Consiglio comunale si teneva in concomitanza una seduta straordinaria per discutere le mozioni sulla questione palestinese.
Come già detto chiaramente dagli studenti, la mobilitazione universitaria non finisce qui: “Dal Rettorato occupato organizziamoci per chiedere una Università in cui il sapere sia libero, e dove la ricerca non finanzi il genocidio”. Domani, con la convocazione dello sciopero generale che a Pisa inizierà da piazza XX Settembre, gli studenti saranno presenti e continueranno le loro azioni di chiusura e occupazione delle sedi degli atenei pisani: saranno dunque coinvolte anche la Scuola Normale e il Sant’Anna.