Una poderosa macchina organizzativa e un grande obiettivo di tutela della salute pubblica, soprattutto per quanto concerne anziani e persone fragili: ha preso il via ufficialmente oggi primo ottobre, a Padova e provincia, la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2025/2026, presentata nella sede dell’Ulss 6 Euganea dal direttore generale Paolo Fortuna, dal direttore sanitario Aldo Mariotto, dal direttore dei servizi sociali Stefano Vianello, dal direttore del dipartimento di Prevenzione Luca Sbrogio’, dalla responsabile della Uos malattie infettive e Vaccinazioni – servizio di igiene e sanità pubblica Lorena Gottardello, in un intenso lavoro di squadra con medici di Medicina Generale, pediatri di Libera scelta, farmacie e residenze sanitarie assistite (Rsa). Presenti all’inaugurazione della campagna antinfluenzale Filippo Crimi’ e Maria Chiara Corti (ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Padova e provincia), Antonio Broggio (Fimmg), Sara Bozzetto (Fimp), Patrizia Zennaro (Federfarma).

La Regione ha messo a disposizione dell’Ulss 6 Euganea 186.582 dosi di vaccino antinfluenzale, con la possibilità di aumentarle del 20% se ci sarà richiesta, che salgono a 200mila compresi le farmacie, Aopd e Iov, da lunedì 29 settembre in distribuzione a medici di Medicina generale e pediatri di Libera scelta pertanto i cittadini possono già contattare direttamente il proprio dottore di fiducia per accordarsi sulla somministrazione. I vaccini sono in distribuzione anche nelle case di riposo. Da oggi è possibile prenotare la somministrazione della dose pure nelle sedi Ulss 6. Chi lo desidera può vaccinarsi anche nelle farmacie aderenti alla campagna.
«Ricordiamo – hanno fatto sapere i professionisti – che la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata prioritariamente alle seguenti categorie, alle quali è offerta gratuitamente: persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, a partire dai 6 mesi di vita. Persone con alterazione del sistema immunitario, diabete, asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), cardiopatie, malattie oncologiche, obesità. Familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità. Tutte le persone di età pari o superiore a 60 anni. I lavoratori addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo. Il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. I donatori di sangue, i bambini sani nella fascia di età 6 mesi – 6 anni. Le donne in gravidanza e gli operatori sanitari».
Per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid-19, la Regione Veneto sta organizzando l’offerta che sarà avviata prontamente appena saranno disponibili le dosi da parte del Ministero della Salute. Le due vaccinazioni potranno essere richieste e somministrate contemporaneamente. Parte oggi primo ottobre anche la somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale (Vrs), la principale causa di bronchiolite nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
Lo scorso anno tra Padova e provincia sono state somministrate complessivamente 194.132 dosi contro l’influenza (per l’84,7% ad opera dei medici di Medicina generale, pediatri di Libera scelta e farmacie); coperto il 52,3% della popolazione over 65 (4mila furono gli anziani vaccinati nelle case di riposo). A queste si devono sommare 30.188 dosi anti-Covid. Sul fronte VRS, tra ottobre 2024 e marzo 2025, sono stati somministrati nel territorio padovano 6.207 anticorpi monoclonali, con un calo delle ospedalizzazioni del 65,4%.