“Questa è la vera novità dell’era Chivu: il coraggio di cambiare e di allargare le responsabilità. Dove un anno fa Inzaghi sembrava prigioniero di gerarchie e fedeltà, il tecnico rumeno ha scelto di rendere tutti partecipi. Il risultato è un’Inter meno fragile e più matura, capace di vincere senza dipendere da pochi uomini. Certo, Thuram resta un pezzo speciale: con lo Slavia il francese a sinistra ha prodotto quello che Dimarco, e anche Bastoni, non riuscivano a garantire secondo il modulo classico. Ma la squadra oggi ha più strumenti, più alternative e una solidità ritrovata. La porta è rimasta inviolata per tre gare di fila, Lautaro ha raggiunto i 157 gol in nerazzurro e i giovani che subentrano danno ritmo e freschezza. La sfida per Chivu, adesso, è trasformare l’assenza di Thuram in un banco di prova di maturità. Le prossime settimane diranno se questa Inter è davvero pronta a stare in alto anche nei momenti di emergenza”, aggiunge il quotidiano.