Circa tremila le persone che mercoledì sera, a Genova, sono scese in piazza per le 22, quando ha iniziato a circolare la notizia dell’abbordaggio di diverse navi della Global Sumud Flotilla – la missione umanitaria diretta a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese – da parte dell’esercito israeliano.
L’intercettazione delle imbarcazioni è avvenuta a poche miglia dalla costa ma ancora in acque internazionali, un’azione che ha suscitato l’immediata indignazione delle reti di sostegno diffuse in tutta Europa, ma anche di diversi governi in tutto il mondo.
Global Sumud Flotilla, cosa sta succedendo: qui la direttaLa mobilitazione di oggi a Genova: la diretta
Usb, l’Unione sindacale di base, ha lanciato un presidio permanente dalla mattina di oggi, giovedì 2 ottobre, alle 7,30, con la chiusura dei varchi Etiopia e Albertazzi. Varco dei Mille, per i passeggeri dei traghetti, è stato chiuso intorno alle 9,30. Resta aperto attualmente solo varco Ponente per le merci.
Al di là del presidio, animato da cittadini e rappresentanti del Calp (Collettivo autonomo lavoratori portuali) e Usb, i portuali stanno attualmente lavorando, dal momento che lo sciopero generale scatterà a mezzanotte.
Intervista a Stefano Rebora (Music for Peace): “La popolazione non abbassi la guardia”
In mattinata la polizia locale segnala forti rallentamenti in lungomare Canepa, direzione levante, a causa appunto della chiusura dei valichi portuali, con possibili ripercussioni anche sulla strada Guido Rossa.
La sindaca di Genova, Silvia Salis, in mattinata ha espresso forte preoccupazione per gli aggiornamenti che arrivano dalle navi della Global Sumud Flotilla, dove si trovano anche alcuni cittadini genovesi, Josè Nivoi, Pietro Queirolo Palmas e, a quanto risulta, anche Luca Viani. La prima cittadina ha chiesto al governo di garantire l’incolumità e l’immediato ritorno a casa di tutti i componenti della Flotilla fermati da Israele e, confermando il sostegno alla missione, ha rivolto un appello a coloro che stanno scendendo in piazza: “Manifestazioni siano pacifiche”.
Domani sciopero e corteo: dove e quando a Genova
Domani, venerdì 3 ottobre, invece, è stato proclamato sciopero generale a livello nazionale. A Genova l’appuntamento è alle 8 al terminal traghetti, vicino alla Coop Dinegro: a seguire, corteo per le strade della città.
La Cgil ha annunciato la mobilitazione nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata ”in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza”. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.
Sciopero generale per Gaza: servizi a rischio, settori coinvolti e modalità
“Lo sciopero – ha spiegato Usb – ha introdotto un elemento concreto nel Paese: il blocco delle attività che impedisce, in primis, l’invio di materiale bellico ma di ogni altro traffico verso lo stato di Israele mentre compie il genocidio in Palestina. Lo sciopero generale diventa fondamentale per fare quello che il governo non fa: produrre un embargo nei confronti di Israele, per fermare il genocidio ma anche per ridare dignità a tutto il nostro Paese, calpestata dalla complicità del Governo con il massacro in corso a Gaza”.
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sta comunque valutando la precettazione in vista dello sciopero generale: l’orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso. “Salvini vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani” si legge in una nota.
Ieri sera a Genova tremila persone in piazza
La mobilitazione di ieri sera a Genova, pur essendo stata convocata con poco anticipo, ha coinvolto circa tremila persone: molte si sono ritrovate a varco Albertazzi come richiesto da Usb, con lo slogan “Difendiamo la Flottilla, blocchiamo il porto”. I portuali hanno bloccato l’accesso allo scalo genovese, mentre nel frattempo anche Music for Peace organizzava un presidio davanti alla sua sede di via Balleydier. Ad annunciare ufficialmente la propria adesione, tra gli altri, anche Pd e Avs Liguria.
Per strada si sono poi riversati anche gli studenti che occupano il rettorato dell’università, in via Balbi 5, con un corteo immediato in direzione del porto di Genova.
La polizia locale ha iniziato a chiudere varco Albertazzi e via Balleydier per le 21,30, poi sono state chiuse rispettivamente via Balbi, via di Francia, la strada Guido Rossa, via Cantore e via Gramsci.
Nei pressi del porto alcuni manifestanti hanno acceso un falò utilizzando copertoni e assi di legno, e le persone in corteo hanno anche bloccato il casello autostradale di Genova Ovest. Nessuno scontro è stato registrato.
La manifestazione è poi terminata nella notte.
Nuova fiaccolata per la Palestina nel centro di GenovaIl portuale genovese sulla Flotilla: “Se vedete questo video, siamo stati attaccati”
José Nivoi del Calp Genova, imbarcato sulla Flotilla, ieri sera ha lanciato l’allarme su Instagram con un filmato: “Se state questo video – ha annunciato – vuol dire che la Global Sumud Flotilla è stata attaccata dall’esercito israeliano”.
Il video ha immediatamente fatto il giro del web: “Chiediamo a tutte e tutti di mobilitarvi fin da subito per la Palestina. Ci vediamo nelle piazze, ci vedremo nelle piazze”.