Imola, 4 ottobre 2025 – “La storicità è un valore, ma può diventare un limite se non ci sono le condizioni di sviluppo”. Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1, continua a tenere in panchina la ‘sua’ Imola desiderosa di rientrare nel Circus. E ad alternare, come da adagio popolare, bastone e carota nei confronti della città nella quale è nato e cresciuto.
“Imola è tornata in Formula 1 perché durante il periodo del Covid ha dato la propria disponibilità a far parte del calendario, mentre altri Paesi non erano in grado – è la premessa fatta da Domenicali ai microfoni del podcast ‘Passa dal Bsmt’ condotto da Gianluca Gazzoli –. Il mio rispetto per Imola, per la mia città, è altissimo. Poi è chiaro che si sviluppano altre considerazioni…”.
Considerazioni che, almeno sulla carta, non sembrano però chiudere il discorso Gran premio a prescindere. “Non voglio dare per scontato che Imola non potrà più tornare – prosegue Domenicali –. Avremo degli slot di rotazione (tra due o tre circuiti storici europei, ndr) e, se Imola potrà mettere insieme una proposta strutturata, perché no? Però è chiaro che man mano che cresce l’attenzione per la Formula 1 a livello mondiale, per avere due Gran premi nello stesso Paese ci vogliono degli elementi che possano giustificare la doppia presenza”.
Ed eccoci al nodo investimenti e strutture. “Imola vive in un contesto stretto: è difficile uno sviluppo a livello di infrastrutture e alberghi”, il pensiero del capo del Circus. Poi di nuovo la cauta apertura: “La Regione e il Comune, che è molto attivo e al quale faccio i complimenti per il lavoro svolto in questi anni, stanno cercando di mettere in piedi una proposta che possa essere accettata da noi per il futuro. Vedremo. Poi è chiaro che oggi stiamo parlando di livelli di investimenti molto diversi da quelli di prima”.
Più nel complesso, ragionando sempre sul concetto di storicità che accomuna Imola ad altri circuiti europei messi in crisi dai Paesi emergenti, “se un Gran premio ha questo valore è ovviamente un ‘più’ – va avanti Domenicali –. Però non è sufficiente. Quello della storicità è un elemento importante per chi come me segue la Formula 1 fin da bambino, ma tra i nuovi tifosi la capacità di dimenticarsi chi ha vinto l’anno prima è altissima. E per tanti giovani che seguono la Formula 1 oggi, andare a correre a Montecarlo piuttosto che sul nuovo circuito di Las Vegas è indifferente. La storicità deve essere sostenuta dall’essere una struttura che guarda al futuro e che dia la possibilità di investire a livello di infrastrutture”.