La valletta di Gerry Scotti: il mio nome? Vuole dire principessa

Samira Lui appare tutte le sere accanto a Gerry Scotti alla Ruota della Fortuna. Che con i suoi 5 milioni e mezzo di spettatori batte sempre i pacchi di Stefano De Martino. Mamma italiana e papà senegalese, il suo nome è arabo: «Una prima versione dice che vuol dire principessa, ma la variante che preferisco è che significa “di buona compagnia”: mi si adatta bene», dice oggi in un’intervista al Corriere della Sera. Ha il diploma di geometra: «In terza media sei molto giovane e ti chiedono troppo presto di decidere cosa farai da grande… Ero molto affascinata dal mondo dell’architettura, dall’interior design e quindi ho deciso di scegliere la strada per diventare architetto».

A scuola

A scuola non ha mai ricevuto debiti o bocciature: «Ero molto peperina, mi piaceva molto il dibattito, il confronto, ero una che rispondeva ai professori, in modo pacato, ma rispondevo». La sua infanzia è stata serena. Anche se il padre «se n’era già andato durante la gravidanza, mia mamma ha fatto tutto da sola. Io non ho mai avuto un papà e quindi non posso dire di aver mai sentito la mancanza di una persona che non c’è mai stata: per me era la normalità non avere un padre». Dice di aver provato a cercarlo «ma forse lui non è pronto. Ha un’altra famiglia, altri tre figli, mentre io nella sua vita non ci sono mai stata. Magari ha anche paura del mio approccio, anche se ho dimostrato di avere le braccia aperte, di non giudicare. Mia mamma mi ha sempre parlato bene di lui per costruirmi ricordi positivi e sereni».

Famiglia di lavoratori

Lei è cresciuta in campagna vicino a Udine, «in una famiglia di grandi lavoratori, stavo tanto con i nonni, perché mia mamma ha sempre lavorato tanto. La cosa che mi ripete costantemente è di non dare importanza ai soldi. Non mi ha mai fatto mancare niente, ha fatto tanti sacrifici per potermi mandare ai corsi di canto, ballo e recitazione. Toglieva a sé stessa pur di dare a me». È fidanzata da sette anni con Luigi Punzo, ex modello e ora imprenditore. «Siamo molto innamorati. Io sono una di quelle che aspetta la proposta di matrimonio: non voglio farla io. Anche se in realtà i messaggi subliminali li mando: appena sui social vedo un video con degli anelli, dico subito: ah che bello questo! Però lui non capisce».

Terza a Miss Italia

Voleva entrare nel mondo dello spettacolo «fin da piccola. Era un sogno vago ma preciso. Per mia mamma il piano A era lo studio. Io dentro di me, nel mio cuore, nella mia testa, ho sempre saputo che il mio piano A era lo spettacolo». Ed è arrivata terza a Miss Italia nel 2017: «Non avevo neanche voglia di partecipare, non mi interessava più di tanto fare la modella. Mi ha spinto mia mamma, io ero incredula, molto piccola e anche parecchio ingenua. Quando sono entrata nelle 30 finaliste, ho pensato: cavolo, quindi andrò in tv». Infine, dice la sua sul razzismo in Italia: «Non ho mai avuto brutte esperienze, tanto che un mio amico con cui sono praticamente nata e cresciuta, dopo anni — non mi ricordo se in terza media o prima superiore —, mi guarda e mi fa: Sami, non mi sono mai accorto che sei nera. Ero l’unica scuretta della zona, ma nessuno lo vedeva».