Appena sceso dalla monoposto al termine delle qualifiche di Singapore l’espressione di Max Verstappen non era delle migliori. C’era tutto per essere soddisfatto, visto che le due McLaren erano alle spalle con la prospettiva di poter fare bottino pieno nella gara di domani.
Ma Max è Max, può mimetizzarsi bene prima di attaccare un avversario, ma è impossibile per lui mascherare ciò che pensa. Verstappen ce l’aveva con Lando Norris, a suo dire scorretto nelle fasi finali delle qualifiche. Max era impegnato nel suo ultimo giro veloce, quello in cui avrebbe potuto attaccare la pole position provvisoria di George Russell, ed in effetti Verstappen è arrivato alla staccata in curva 16 ad un solo centesimo dal tempo della Mercedes numero 63.
Max Verstappen con Oscar Piastri
Foto di: Zak Mauger / LAT Images via Getty Images
A metà curva Max ha perso la linea ideale, mettendo la parola fine alle sue chance di conquistare la pole position, ma ha attirato l’attenzione il messaggio poco amichevole che poco dopo ha lanciato nei confronti di Norris, in quel momento nella corsia d’ingresso nella pitlane.
Secondo Verstappen, Lando avrebbe rallentato di proposito per sfilare in curva 16 poco prima della Red Bull, creando ‘aria sporca’ che (sempre secondo Max) sarebbe stata la causa della perdita di carico della sua monoposto. Norris ha tagliato corto: “È la Red Bull, si lamentano sempre di tutto. Non capisco a cosa si riferisca, io ero davanti qualcosa come tre secondi, ma ripeto, si lamentano sempre”.
Qualche ora dopo Verstappen ha voltato pagina. C’è davvero molto di buono nel suo sabato, soprattutto considerando le premesse della vigilia. Marina Bay era considerato un feudo McLaren, al punto che Helmut Marko dopo la vittoria di Baku si era sbilanciato: “Se saremo davanti alle McLaren anche a Singapore…allora si, qualche pensiero ‘mondiale’ potremo farlo”.
Verstappen si è messo in un’ottima posizione per raggiungere l’obiettivo. I sessantadue giri di gara sul circuito di Marina Bay sono tra i più insidiosi dell’intero mondiale, ma la chance c’è, scattare dalla seconda posizione non preclude alcun risultato.
Andrea Stella, McLaren
Foto di: Sam Bloxham / LAT Images via Getty Images
In casa McLaren qualche dubbio si sta facendo strada. Monza, Baku e Singapore sono layout considerati ‘atipici’, ma Andrea Stella ha anche sottolineato un aspetto che esula dalle tipologie di piste. “Abbiamo interrotto lo sviluppo della vettura da un po’ di tempo perché ci siamo concentrati interamente sul 2026. Abbiamo portato piccoli sviluppi a Monza, ma per il resto ci siamo concentrati solo sulla prossima stagione ormai da molto tempo, mentre alcuni dei nostri avversari hanno continuato a portare in pista nuovi aggiornamenti. La Red Bull è certamente uno di questi, hanno una nuova ala anteriore qui, ed avevano portato un nuovo fondo a Monza”.
Non è un allarme rosso, ma solo perché il margine costruito nella classifica di campionato permette al team papaya di poter gestire la situazione fino al termine della stagione. Qualcosa potrebbe però cambiare qualora Verstappen dovesse iniziare a soffiare sul collo, lo scenario in cui può diventare necessario ottimizzare i risultati con i giochi di squadra (inimmaginabile solo un mese fa) non è più fantascienza.
In quest’ottica la qualifica di Singapore è stata buona per Piastri, visto che domani scatterà davanti al suo compagno di squadra. Se Oscar riuscirà a chiudere la trasferta di Marina Bay con un bilancio di tappa migliore di Norris, si metterà al riparo. Se ci sarà da puntare su uno dei suoi due piloti, la scelta della McLaren sarà solo una.
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