LECCE – Prima del fischio di inizio della partita tra Lecce e Bologna, il club felsineo ha reso omaggio alla memoria di Graziano Fiorita, il fisioterapista della squadra salentina morto improvvisamente nell’aprile scorso, con i giallorossi in ritiro nel Bresciano per preparare la gara con l’Atalanta.
Sono stati i due preparatori dei portieri, Vincenzo Sicignano e Antonio Rosati, a deporre un mazzo di fiori dove Fiorita prendeva sempre posto, al lato della panchina. Entrambi, del resto, hanno indossato la maglia del Lecce e quindi conosciuto da vicino Fiorita.
Sicignano è stato il portiere titolare per due anni e mezzo, a partire dal gennaio del 2004 quando fu prelevato nella sessione invernale di mercato. Rosati invece nel Salento ci è stato per più tempo: ha vinto due scudetti con la Primavera (nel 2003 e nel 2004), poi è entrato nel giro della prima squadra arrivando a essere il portiere titolare.
Sicignano mentre depone il mazzo di fiori. Dietro di lui, Rosati.
Non solo: l’attuale amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, ricopriva la stessa carica nel Lecce proprio quando Fiorita, seguendo le orme del padre, entrò a far parte della famiglia giallorossa, nel 1999.
La figura di Fiorita continua dunque a essere molto presente, come del resto testimonia il pubblico del Via del Mare fischiando polemicamente l’inno della Lega Serie A che precede il calcio d’inizio, quando le due formazioni sono schierate a ridosso del centrocampo. I tifosi del Lecce non hanno digerito la decisione della Lega di rinviare la gara tra Atalanta e Lecce solo di pochi giorni rispetto alla data prefissata.
Proprio di recente il Lecce gli ha intitolato il primo terreno di gioco del centro sportivo inaugurato a Martignano.
Claudio Fenucci.
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