Pensioni. Come ogni anno anche nel 2026 arriverà la rivalutazione degli assegni per compensare gli importi con l’effetto dell’inflazione. E anche quelle di reversibilità saranno dunque aggiornate sulla base dei dati comunicati dall’Istat e ufficializzati dal Mef.

Se nel 2025 l’incremento è stato contenuto (ossia allo 0,8%), il prossimo anno le ultime stime fissano il tasso di rivalutazione all’1,7%: una percentuale più che doppia.