Esistono diversi i metodi per risparmiare ed ottenere agevolazioni sulle cure odontoiatriche in Italia ed in alcuni casi i trattamenti risultano gratuiti
Non esiste il bonus dentista per il 2025. Tuttavia, esistono diversi i metodi per risparmiare ed ottenere agevolazioni sulle cure odontoiatriche in Italia ed in alcuni casi i trattamenti risultano gratuiti.
Le cure gratis, ecco quali sono
Il Servizio sanitario nazionale si fa carico soltanto di alcune prestazioni ortodontiche. Sono soltanto due le tipologie di casi. Ecco quali:
Programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni): sono gratuiti i controlli che vengono effettuati nella fase di sviluppo dei bambini con lo scopo di prevenire la formazione di malocclusioni e di altre patologie. I nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza) prevedono dunque una serie di prestazioni ortodontiche a carico del Ssn, con bambini e ragazzi che potranno essere sottoposti a visite odontoiatriche, a esami radiologici, estrazioni, ablazioni del tartaro, interventi chirurgici e trattamenti ortodontici;
Determinate categorie di persone in condizioni di particolare vulnerabilità. Si parla di vulnerabilità sanitaria per tutti quei pazienti che potrebbero rischiare, a causa di un problema di natura odontoiatrica, un aggravamento della loro condizione tale da provocare il decesso. Sono inclusi, e dunque possono accedere a cure odontoiatriche a carico del Ssn, i pazienti:
- in attesa di trapianto e post- trapianto (escluso trapianto di cornea);
- stati d’immunodeficienza grave;
- con cardiopatie congenite cianogene;
- con patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta in trattamento con radioterapia o chemioterapia o comunque a rischio di severe complicanze infettive;
- con emofilia grave o altre gravi patologie dell’emocoagulazione congenite, acquisite o iatrogene.
Esiste inoltre una seconda tipologia di vulnerabilità, quella sociale. Con questa si tiene conto delle condizioni socio economiche di coloro che non possono sostenere il costo delle cure odontoiatriche presso gli studi privati. Viene però demandato alle amministrazioni locali il compito di prevedere iniziative volte a favorire l’accesso alle prestazioni ortodontiche in favore di queste persone.
Nondimeno, è possibile beneficiare di prestazioni gratuite (che al massimo possono prevedere il pagamento del ticket sanitario) quando controlli e trattamenti sono finalizzati all’individuazione di neoplasie del cavo orale (un tumore alla bocca per intenderci), oppure quando è necessario intervenire urgentemente per salvaguardare la salute del paziente (ad esempio in caso di emorragia, oppure in presenza di una grave infiammazione).
Bonus dentista a livello regionale, l’esempio dell’Emilia Romagna
In Emilia Romagna il servizio sanitario regionale prevede che siano erogate cure gratuite o calmierate in base al “programma cure odontoiatriche e protesiche”. Il programma offre cure gratis a chi ha malattie che compromettono l’integrità dei denti e a cui il danno alla dentatura può compromettere la salute, come nel caso di chi aspetta un trapianto.
Le cure dentistiche gratis sono garantite anche a chi ha un Isee fino a 8.000 euro: in questo caso anche gli impianti protesici (ponti o impianti, dentiere) sono offerti gratuitamente. Per chi ha Isee entro i 20.000 euro è prevista una compartecipazione alla spesa da parte del sistema sanitario regionale.
Il programma è stato avviato vent’anni fa, il 1° giugno 2005 e poi ampliato nel 2008. Per le cure odontoiatriche non urgenti i tempi di attesa non possono superare i 30 giorni per la visita, i 90 giorni per il completamento delle cure e i 150 giorni per le cure protesiche.
Il programma prevede interventi specifici anche per i bambini e nello specifico:
- prevenzione gratuita;
- cure odontoiatriche gratuite o con compartecipazione alla spesa secondo i criteri di reddito;
- apparecchio ortodontico a prezzi calmierati e con pagamento rateale (garantito sulla base di criteri clinici di necessità rispetto alla gravità di patologia).
L’esempio in Lombardia
Anche il sistema sanitario della Lombardia prevede di garantire cure odontoiatriche a determinate fasce della popolazione e nello specifico a tutti i cittadini sono garantite:
- visita odontoiatrica: anche al fine della diagnosi precoce delle patologie neoplastiche del cavo orale;
- trattamento immediato delle urgenze odontostomatologiche (con accesso diretto) per il trattamento delle infezioni acute, emorragia, dolore acuto (compresa pulpotomia, molaggio di irregolarità smalto-dentinali conseguenti a frattura).
Ai bambini con età compresa tra 0 e 14 anni devono essere garantite:
- visita odontoiatrica (compreso rx endorale ed eventuale rimozione del corpo estraneo). Può essere prescritta dal Pediatra di Libera Scelta o dal Medico di Medicina Generale o dallo Specialista su ricettario SSN, salvo l’accesso diretto per le urgenze odontostomatologiche;
- prestazioni indicate nell’allegato al Dm 9 dicembre 2015.
Ai cittadini in condizioni di vulnerabilità sanitaria (ovvero affetti da gravi patologie le cui condizioni di salute possono essere gravemente pregiudicate da una patologia odontoiatrica concomitante o affetti da patologie alle quali sono frequentemente associate complicanze di natura odontoiatrica) devono essere garantite le prestazioni elencate nell’allegato A e D del Dm.
I centri odontoiatrici convenzionati
In alcuni casi, come quello dell’Emilia Romagna, è la stessa struttura pubblica a offrire le cure, in altri casi è necessario consultare il sito della Regione per vedere come funzionano le agevolazioni e se ci sono. Si deve mettere in conto, però, che i dentisti offrono in convenzione soltanto una tipologia limitata di intervento. Quelli, in pratica, che rientrano alla cura basilare dell’igiene dentale come la rimozione della carie, l’otturazione, le pulizie dentali e le estrazioni.
Bonus dentista 2025, detrazione dei costi sostenuti
Ad esempio a Brescia e provincia il servizio di dentista convenzionato è erogato da Cmpi.
Per chi non rientra nelle suddette categorie, e dunque deve rivolgersi a un dentista privato, vi perlomeno la possibilità di recuperare una parte dei costi sostenuti. Infatti, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute per il dentista possono essere portate in detrazione, con la possibilità di recuperarne una parte in sede di dichiarazione dei redditi.
Nel dettaglio, così come per tutte le spese mediche, anche i costi sostenuti per il dentista possono essere portati in detrazione nella misura del 19%, ma solo per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Si può usufruire della detrazione solo per la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dal familiare affetto dalla patologia e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno.
Attenzione: non tutti i costi sostenuti dal dentista possono essere portati in detrazione, in quanto la regola vuole che tale agevolazione interessi solamente le spese che hanno natura sanitaria. Vengono esclusi, dunque, i trattamenti estetici, come potrebbe essere ad esempio lo sbiancamento dei denti.
Rientrano invece tra le spese che danno diritto alla detrazione del 19% anche quelle per l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici, come possono essere apparecchi per i denti e protesi dentarie.