Ci sono auto che, a prima vista, sembrano troppo estreme per circolare su strada. Eppure esistono e ogni tanto riaffiorano dal passato per ricordarci quanto possa essere audace l’industria automobilistica. Una di queste è la Renault Sport Spider, protagonista di questo approfondimento a cura dei nostri colleghi di Motor1 Germania, che ne hanno riprovato un esemplare su strada a 30 anni dalla sua presentazione. 

Lanciata a metà anni ’90, questa spider radicale nacque come vettura da trofeo monomarca (la Renault Sport Spider Trophy) pensata per accompagnare il pubblico durante i weekend di Formula 1. L’accoglienza fu tale che Renault decise di realizzarne anche una versione omologata per l’uso stradale. Ne vennero prodotti 1.493 esemplari tra il 1995 e il 1999, inizialmente senza parabrezza e poi, per motivi di omologazione in alcuni mercati, anche “con”.

Quello provato da Motor1 Germania è uno dei modelli con parabrezza, un dettaglio che rende la guida più confortevole ma non cambia la natura estrema e coinvolgente di un’auto nata per ridurre tutto all’essenziale: telaio tubolare, carrozzeria in plastica, motore centrale e un peso inferiore ai 1.000 kg. Il tutto spinto da un 2.0 litri aspirato da 147 CV, derivato dalla Clio Williams.

Architettura da corsa, comportamento da kart

Salire a bordo di una Renault Sport Spider non è un’esperienza tradizionale. Niente maniglie, niente vetri laterali, niente capote. Le portiere si aprono dall’interno, in stile racing, e l’abitacolo è ridotto all’osso: sedili Recaro, cruscotto in alluminio, componenti presi in prestito da altri modelli Renault di serie, come il volante o la strumentazione digitale centrale.

Non ci sono comfort moderni: niente radio, riscaldamento, ABS o ESP. Tutto è stato sacrificato per contenere il peso. Perfino il pavimento è in alluminio nudo e si attraversa il telaio per accedere all’abitacolo. In cambio, si ottiene un’esperienza di guida pura, fisica, diretta.

Renault Sport Spider (1995-1999), la prova

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Fonte: Motor1.com Deutschland

Dal punto di vista tecnico, la Spider adotta soluzioni direttamente ispirate al mondo delle competizioni: sospensioni a doppi triangoli sovrapposti, con montanti orizzontali davanti e verticali dietro, telaio a baricentro bassissimo e distribuzione dei pesi quasi perfetta grazie al motore centrale e al passo contenuto (2,34 metri). Il risultato è una vettura eccezionalmente agile, comunicativa e precisa, che trasmette ogni minimo cambiamento dell’asfalto – nel bene e nel male.

Con i suoi 147 CV e 185 Nm, lo 0-100 viene coperto in 6,9 secondi e la velocità massima raggiunge 215 km/h, ma più che per le prestazioni pure, la Spider convince per la leggerezza dell’esperienza, la risposta istantanea a ogni comando, il piacere di guida “analogico” che oggi è sempre più raro da trovare.

Una rarità che lascia il segno

Esteticamente, la Renault Sport Spider mantiene ancora oggi un carattere unico: fari tondi, massiccio roll-bar, prese d’aria scolpite. La verniciatura giallo-nera dell’esemplare testato richiama subito l’identità sportiva di Renault. Nonostante l’aspetto estroverso, l’auto riesce a risultare amichevole e simpatica, lontana dall’aggressività di molte sportive moderne. 

Non è un’auto per tutti e non lo è mai stata. È scomoda, rumorosa, priva di qualsiasi isolamento termico o acustico. Ma è proprio in questa assenza di filtri che risiede il suo fascino. Ogni curva, ogni cambiata, ogni vibrazione diventa parte integrante dell’esperienza di guida.

Renault Sport Spider (1995-1999), la prova

Renault Sport Spider (1995-1999), la prova

Foto di: Motor1.com Deutschland

Un’auto come la Renault Sport Spider oggi non avrebbe probabilmente senso in una logica commerciale tradizionale, ma proprio per questo continua a ispirare. È l’esempio concreto di come un costruttore generalista possa, ogni tanto, uscire dagli schemi e proporre qualcosa di irrazionale, ma memorabile.

Se volete vivere in prima persona l’esperienza della Spider, oggi servono almeno 40.000 euro, un po’ di fortuna per trovare un esemplare ben conservato e… un posto al coperto dove custodirla.

Renault Sport Spider (1995-1999), la scheda tecnica

    Motore 2,0 litri benzina quattro cilindri, 16 valvole (trazione posteriore) Potenza 108 kW (147 CV) Coppia 185 Nm 0-100 km/h 6,9 secondi Velocità massima 215 km/h Peso 930 kg (965 con parabrezza) Esemplari prodotti 1.493  Prezzo originale / prezzo da nuova all’epoca 56.800 marchi tedeschi (55.400 senza parabrezza)

Renault Sport Spider (1995-1999), la prova

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Fonte: Motor1.com Deutschland