Per la seconda volta in tre gare, Pecco Bagnaia ha disertato l’appuntamento con i media della domenica. Il weekend trionfale di Motegi, con la pole position e la doppietta, sembra essere stato solamente un fuoco di paglia. A Mandalika, nonostante abbia continuato ad utilizzare una Ducati che forti ispirazioni alla GP24, è tornato infatti ad accusare tutti i problemi che lo avevano tormentato fino al Gran Premio di San Marino e che sembravano risolti dopo il test di Misano.
Anzi, il fine settimana del Gran Premio d’Indonesia ha finito per essere uno dei peggiori, o addirittura il peggiore in assoluto, di questo 2025 travagliatissimo. Dopo il 16° tempo in qualifica, nella Sprint ha concluso 14° ed ultimo, con oltre 30″ di distacco dal vincitore Marco Bezzecchi. Nella gara lunga poi stava andando in scena lo stesso identico copione, perché Pecco viaggiava in ultima posizione, staccato di un paio di secondi dalla Honda di Somkiat Chantra, quando è scivolato alla curva 17, quella che immette sul traguardo, terminando un weekend da incubo nel peggiore dei modi.
Tutti quindi eravamo in trepidante attesa di sentire le parole del tre volte iridato, che già ieri era stato sibillino nelle sue dichiarazioni, parlando di una moto “teoricamente” uguale a quella del Giappone. Questa volta però Pecco non si è presentato davanti ai giornalisti, proprio come nella domenica di Misano, e la Casa di Borgo Panigale ha fatto pervenire ai media solo un breve audio, di poco più di un minuto, con dichiarazioni davvero molto banali, quasi ovvie.
“E’ stato un weekend molto deludente, dopo quello che era successo lo scorso fine settimana, quando avevo fatto la pole position e vinto le due gare. Questa pista non è mai stata positiva per me, ma avevo sempre ottenuto dei buoni risultati: l’anno scorso, per esempio, avevo vinto la Sprint e poi avevo chiuso terzo in gara. Quest’anno però sono arrivato qui senza trovare lo stesso feeling di Motegi e non ero in grado di spingere allo stesso modo. Non abbiamo risposte per quello che è successo questo weekend, possiamo solo analizzare i dati e trovare una soluzione per tornare a lottare per la top 3 del Mondiale nelle prossime tre gare”, ha detto Bagnaia.
“Voglio anche dire scusa alla squadra per la caduta. Stavo spingendo, anche se ero un secondo e mezzo più lento rispetto ai migliori. Stavo provando a chiudere il gap con il penultimo e sono caduto, quindi chiedo ancora scusa alla squadra”, ha aggiunto.
Ai microfoni di Sky Sport MotoGP però è intervenuto il direttore sportivo Davide Tardozzi, spiegando che la Ducati ha voluto proteggere il suo pilota in un momento molto delicato: “E’ chiaro che in questo momento Pecco è devastato, prima come persona che come pilota. E’ chiaro che noi vogliamo proteggere Pecco e le sue emozioni. In questo momento, se Pecco venisse con le lacrime agli occhi, non potrebbe essere altrimenti, perché è un pilota veloce ma è anche un ragazzo molto sensibile. In questo momento noi pensiamo che sia meglio lasciarlo tranquillo e lavorare per metterlo nelle condizioni per poter performare a Phillip Island”.
Commentando la situazione complicatissima che si sta vivendo in quel lato del box, ha ribadito ancora una volta che la fiducia nei confronti di Pecco è immutata: “Il dispiacere è enorme quando si passa da un weekend dominato come quello di Motegi a quello disastroso di Mandalika. E’ ovvio che ci sarà molto da pensare questa settimana, ma una cosa è certa perché l’abbiamo detto per 16 gare anche prima del Giappone, ovvero che continuiamo a credere in Pecco. Poi è chiaro che l’analisi che dovremmo fare in settimana a Bologna è molto profonda. In questo momento ovviamente non abbiamo capito le ragioni per cui Pecco non ha performato”.
Quando poi gli è stato chiesto se ritiene che anche Pecco continui ad avere la stessa fiducia nei confronti della Casa di Borgo Panigale, ha concluso: “Io penso assolutamente di sì. Credo che Pecco ci conosca molto bene dopo 7 anni insieme, sia a livello tecnico che umano. Poi non credo che ci sia mai stata una sola volta in cui abbia dubitato che noi facciamo il 100% per aiutarlo”.
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