L’AQUILA – Si è svolta ieri mattina nella sala consiliare del Comune di Ferentino, in provincia di Frosinone, alla presenza delle Autorità Comunali e dei ragazzi della locale Scuola Media, la presentazione del volume di Floro Panti “San Pietro del Morrone, Celestino V e la Congregazione dei Celestini” alla sua seconda edizione.
A seguire è stato conferito il premio Celestino V dell’Accademia Celestino V di Ferentino a Floro Panti, Pietro Paolo Giorgi e a Padre Quirino Salomone alla memoria.
Questo riconoscimento, è stato dato per l’impegno nel promuovere nella città dell’Aquila in Italia e nel mondo il messaggio di Celestino.
Hanno partecipato alla presentazione Massimo Alesii, Decano dell’Associazione Comitato Festa della Perdonanza Celestiniana UNESCO ICH, il sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta, l’assessore alla pubblica istruzioni Piera Dominici e il consigliere Ugo Galassi per i saluti istituzionali. Presente anche il sindaco di Fumone Matteo Campoli. L’evento è stato coordinata dalla prof.ssa Biancamaria Valeri Presidente Accademia Celestino V di Ferentino
“È sempre un onore oltre che un autentico piacere presenziare come Decano dell’Associazione Comitato Festa della Perdonanza Celestiniana UNESCO ICH agli eventi in nome della Storia di Papa Celestino V – ha detto Massimo Alesii -. Nella mia modesta introduzione come moderatore a questa cerimonia, ho voluto “dialogare” con i ragazzi convenuti della locale Scuola Media sui valori portanti del riconoscimento UNESCO al nostro Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, la Festa della Perdonanza Celestiniana. L’agire di tante Comunità per conservare questa nostra antica tradizione e il messaggio di Papa Francesco che con la sua visita Pastorale all’Aquila determinò in maniera più chiara e storicamente evidente l’origine del Giubileo, di cui la Perdonanza è parte fondamentale, sono il lascito generazionale che coinvolge tutte le Comunità di derivazione Celestiniana fra cui appunto quella di Fererentino che custodisce da secoli una delle piú importanti reliquie del Santo oltre ai luoghi di venerazione secolare che lo riguardano.”
“L’Aquila, Ferentino, Sulmona in particolare e tantissimi altri punti dell’azione dei Celestini in Europa – ha concluso Alesii – compongono un mosaico di un periodo storico generato dall’Eremita del Morrone che merita un lungo e costante approfondimento, per il bene della Storia e per la Pace dell’Umanità. Confido e spero che nell’anno dell’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026 si possa tornare alla tradizione dello scambio culturale fra le comunità che sono autentiche portatrici di devozione e storia, che hanno conservato per le generazioni che verranno.”
