Lo strano Gran Premio di Indonesia di MotoGP è andato in archivio. Alla luce di quanto accaduto sul tracciato di Mandalika, proviamo a separare il grano dal loglio, individuando promossi e bocciati dell’appuntamento appena conclusosi.
PROMOSSI
ALDEGUER Fermìn (Ducati Gresini) – Un weekend da Leone, che gli regala il primo successo della carriera. Non è più così banale vedere un rookie vincere un GP, ma lui ci è riuscito. Certo, ha sfruttato le circostanze favorevoli ed è ancora lunga la strada verso la completa maturazione e l’affermazione. Gli alti e bassi prestazionali sono marcati, però i picchi sono da primo della classe. Sabato è stato beffato all’ultimo giro, domenica si è rifatto con gli interessi, dominando in lungo e in largo. Ducati può compiacersi, ha potenzialmente già sotto contratto il proprio futuro…
ACOSTA Pedro (Ktm) – È giusto premiarlo con una menzione per la determinazione mostrata domenica. Agguanta con le unghie e con i denti la piazza d’onore, riscattandosi dalla caduta del sabato. Deve subire lo smacco di vedere Aldeguer, “l’altro” spagnolo del futuro, vincere prima di lui. Però è anche vero che, in quest’epoca, se si dispone di una Ducati è tutto un po’ più facile. Lo Squalo di Mazarron non c’è l’ha e fa il massimo con il materiale a disposizione, in attesa di divorare la scimmia dell’Eterno Piazzamento.
MARQUEZ Alex (Ducati Gresini) – Promozione senza lode, ma comunque degna di essere sottolineata. L’esito di Motegi aveva messo in discussione il platonico ruolo di vice-Campione alle spalle del fratello Marc. A Mandalika disputa un fine settimana solido che, oltre a vederlo sul podio nella gara lunga, gli permette di mettere a referto un sonoro 22-0 nei confronti di Bagnaia. Non abbaglia, ma accende le luci di posizione e a questo giro può andar bene così.
FERNANDEZ Raul (Aprilia Trackhouse) – Se la merita questa citazione, perché corre in MotoGP da quattro anni quasi sempre da comparsa e talvolta da comprimario. In Indonesia, per una volta, si è proposto per ruoli da protagonista. Il podio nella Sprint e il sesto posto nel GP rappresentano un buon bottino per chi, generalmente, bazzica la seconda metà delle classifiche.
BOCCIATI
BEZZECCHI Marco (Aprilia) – Può venir bocciato un pilota capace di realizzare la pole position e vincere la Sprint? Sì, perché ha sciupato malamente una grandissima occasione nella giornata più importante, quella di domenica, quando si è corso il Gran Premio vero e proprio. È proprio il modo in cui ha sbagliato a far storcere il naso. Una condotta avventata e immatura. Se si vuole diventare grandi, ossia lottare per il Mondiale un domani, bisogna saper tenere il sangue freddo anche sotto pressione.
BAGNAIA Francesco (Ducati) – Sconcertante. Non ci sono altri termini per definire quanto visto a Mandalika. Francamente, non si può non inserirlo nel novero dei bocciati. Pecco è stato un fantasma, letteralmente. Sempre ultimissimo e addirittura per terra nella giornata di domenica. Il rendimento offerto in Indonesia, oltre a essere stato diametralmente opposto a quello di Motegi, è stato assolutamente agghiacciante. Siamo ai confini della realtà…