La felicità nei giorni di pioggia di Imogen Clark è stato uno dei romanzi stranieri più venduti in Italia ad agosto e a settembre. L’ha pubblicato una casa editrice indipendente il cui nome è poco conosciuto, Libreria Pienogiorno, ma che da quando è stata fondata, nel 2020, è arrivata con vari libri a vendere quantità sorprendenti di copie.

Tra le ragioni per cui La felicità nei giorni di pioggia ha avuto questo successo c’è probabilmente anche il fatto che la sua copertina ricorda molto quella di un altro libro, Tatà, della scrittrice francese Valérie Perrin, che negli ultimi anni ha venduto centinaia di migliaia di copie vendute in Italia. Non è un caso isolato: tra i libri di Libreria Pienogiorno che hanno venduto di più ce ne sono altri le cui copertine o titoli riprendono più o meno esplicitamente quelle di altri libri di successo. Sembra, insomma, che faccia parte della strategia di comunicazione della casa editrice, che per il resto è invece molto defilata: non usa i social network e il suo fondatore si fa raramente intervistare.

Libreria Pienogiorno fu fondata durante la pandemia da Carlo Musso, ex direttore editoriale della sezione non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer, e autore insieme a Jorge Mario Bergoglio dell’ultima autobiografia di papa Francesco, Spera, pubblicata da Mondadori.

Nel catalogo di Pienogiorno ci sono al momento 83 libri di vari generi. Nei blurb, le brevi recensioni pubblicate in copertina per invogliare i lettori a comprarli, si parla spesso di bestseller. In molti casi sono in effetti traduzioni di libri che hanno venduto molte copie in altri paesi, ma i cui autori e autrici non sono quasi mai famosi o particolarmente riconosciuti dalla critica.

Per diversi librai con cui ha parlato il Post, Libreria Pienogiorno è un fenomeno unico nella storia editoriale italiana recente: una casa editrice che in pochissimo tempo ha raggiunto decine e a volte centinaia di migliaia di copie senza ricorrere, appunto, ai social network. L’account Facebook è inattivo da due anni, quello Instagram esiste ma non ci sono post pubblicati.

L’uscita che ha fatto capire per prima la forza di questa casa editrice è stata Donne che pensano troppo, un libro di auto aiuto (o self help) pubblicato nel marzo del 2023 che in due anni ha venduto oltre 210mila copie. Per avere un’idea, nel 2024 solo tre libri nuovi hanno superato le 200mila copie vendute. 

I primi libri pubblicati da Libreria Pienogiorno erano prevalentemente di non fiction, come Le brave ragazze vanno in paradiso le cattive dappertutto (febbraio 2024), un altro libro di self help indirizzato alle donne, che ha venduto oltre 35mila copie. Un altro è Il nuovo Terroni: la nuova edizione di un saggio del 2010 di Pino Aprile che ha venduto 12mila copie. 

Dopo i buoni risultati con i libri di non fiction Libreria Pienogiorno ha cominciato ad ampliare il suo catalogo con la narrativa, soprattutto straniera. Uno dei primi romanzi che hanno venduto di più è stato La gioia di correre in salita (agosto 2022), un libro sui cani scritto da Mark T. James, autore inglese piuttosto sconosciuto, che ha venduto 40mila copie. Dello stesso autore è uscito da poco un altro libro, sempre sui cani: Ridere con le lacrime agli occhi. Un altro è stato Amiche per sempre (luglio 2023) di Molly Fader, che ha venduto più di 50mila copie.

Ma il vero successo di Libreria Pienogiorno è arrivato nell’aprile del 2024 con la pubblicazione di un libro di narrativa: Il canto dei cuori ribelli di Thrity Umrigar che ha venduto in poco più di un anno oltre 250mila copie. La copertina di Il canto dei cuori ribelli richiama moltissimo quella di Mille splendidi soli di Khaled Hosseini, lo scrittore statunitense di origini afghane che nel 2003 divenne famosissimo col bestseller Il cacciatore di aquiloni. Il font del titolo è uguale all’originale e l’immagine scelta è molto simile sia per i colori sia per il soggetto. Non solo: Hosseini viene citato esplicitamente nel blurb: sopra il titolo del libro si legge: «Indimenticabile come Mille splendidi soli».

È una cosa che capita spesso con i libri di Libreria Pienogiorno. Abbastanza eclatante è per esempio L‘Amica speciale di Marjan Kamali (2025): un titolo che richiama molto L’amica geniale di Elena Ferrante, un altro libro di enorme successo internazionale. Il titolo originale è The Lion Women of Tehran.

Anche Cuori di Sicilia – La saga dei Catalano di Rosanna Catalano ricorda moltissimo, sia dalla copertina che dal titolo, I Leoni di Sicilia – La saga dei Florio, la serie di libri bestseller di Stefania Auci il cui primo uscì nel 2019.

Nel 2024 è uscito anche L’arte di avere sempre ragione (il titolo originale è How to argue and win every time) di Gerry Spence: sia la copertina col pesce rosso nella boccia che il titolo richiamano La sottile arte di fare quello che c***o ti pare di Mark Manson, che pochi anni fa in Italia ebbe enorme successo dopo che lo suggerì il cantante Fedez ai suoi numerosissimi follower. I bambini del treno ricorda Il treno dei bambini di Viola Ardone, che uscì nel 2019 ed ebbe un buon successo di vendite, e da cui fu poi tratto anche un film. Il trafficante di sogni poi ricorda vagamente il bestseller di Erin Doom Il fabbricante di lacrime, anche per la farfalla in copertina. 

Nel mondo dell’editoria è comune che alcuni titoli o copertine di enorme successo diventino un riferimento per altri e creino delle tendenze: il modo in cui Libreria Pienogiorno prende come riferimento libri famosi di altre case editrici però è un po’ più spinto. In almeno un caso, una casa editrice l’ha denunciata all’autorità garante nelle comunicazioni (Agcom).

In generale dai titoli presenti nel catalogo non emerge una linea editoriale precisa: la selezione di libri è ristretta e sono molto diversi tra loro. Diversamente dalla maggior parte delle altre case editrici Libreria Pienogiorno non ha costruito un’identità grafica riconoscibile: ogni copertina cambia stile a seconda del libro, senza un marchio visivo coerente. Il fondatore Carlo Musso, che fa molto raramente interviste, aveva parlato con Repubblica a inizio anno per commentare i dati di vendita della casa editrice e aveva spiegato il suo approccio dicendo che «pochi titoli all’anno, ma scelti bene, potevano fare la differenza». Il Post ha provato a contattarlo in diversi modi per un’intervista ma non ha ricevuto risposta.

Secondo i librai sentiti dal Post il pubblico di lettori di Libreria Pienogiorno è simile a quello a cui si rivolge la casa editrice Newton Compton, interessato a libri con scarse pretese letterarie, di intrattenimento e con trame leggere per quanto spesso emotivamente cariche. A differenza di Newton Compton, i cui prezzi vanno dai 9 ai 10 euro, Libreria Pienogiorno ha però prezzi in linea con la media del mercato, intorno ai 19 euro. Inoltre, curiosamente, nel catalogo di Pienogiorno mancano alcuni dei generi oggi più popolari in Italia, come il romantasy e il giallo.