Nuovi libri, nuove storie da raccontare e riflessioni sui temi della contemporaneità. Si è chiusa la rassegna del Pisa Book Festival con la sua 23ª edizione. Il prossimo appuntamento in calendario sarà dal 2 al 4 ottobre 2026.

Sono state 26mila le presenze al Salone del libro di Pisa dedicato alle case editrici indipendenti italiane, promosso e sostenuto dal Comune di Pisa, dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Pisa, con il contributo di Acque S.p.A., di Cna Pisa e della Camera di Commercio Toscana Ovest. Novanta le case editrici coinvolte; tra queste Voland, Keller, SUR, Sinnos, Nottetempo, 66thand2nd, Miraggi, Del Vecchio, Ediciclo Editore, Brioschi, Prehistorica, Parapiglia, Edizioni Polistampa, Gremese, Albiana; insieme a loro, realtà emergenti come Le plurali, Edizioni LOW, 21lettere, 8tto Edizioni, Orizzonte Milton, Astarte Edizioni, Racconti e altri ancora. 

Quattro i luoghi del festival alla Cittadella (Arsenali Repubblicani, Fortilizio della Torre Guelfa, Museo delle Navi Antiche e Palazzo Reale), oltre 70 gli appuntamenti diffusi con scrittori, editori, traduttori, giornalisti, studiosi e studenti. Un centinaio gli studenti che hanno dato voce a grandi classici della letteratura per ‘A tutto volume’, la maratona di letture ad alta voce organizzata dalle scuole superiori del territorio.

La Romania e la sua letteratura sono stati ospiti dell’edizione 2025 della festa del libro di Pisa. Tema trasversale di quest’anno la montagna, rappresentato da Enrico Camanni, scrittore e alpinista tra le voci più autorevoli della cultura di montagna in Italia e autore di numerosi saggi e romanzi che raccontano l’alpinismo e la vita alpina. Protagonista degli incontri con gli autori lo scrittore romeno Mircea Cărtărescu, tra le voci più importanti della letteratura europea contemporanea. Tra gli appuntamenti più seguiti, gli incontri con Eugène, Irina Turcanu, Andreea Simionel. Diverse le presenze italiane di spicco: Vittorino Andreoli, Giulia Blasi, Enrico Camanni, Giuseppe Civati, Stefano Dal Bianco, Mario Desiati, Fabio Genovesi, Michela Marzano, Massimo Osanna, Ben Pastor, Luca Ricci. Tra gli ospiti internazionali, l’algerina Maïssa Bey, dalle Azzorre lo scrittore Nuno Costa Santos, la scrittrice ucraina Elena Kostioukovitch, il giornalista israeliano Amir Tibor (in videocollegamento).

Milena Sanfilippo, per Sfòndati di Douglas Coupland (Accento Edizioni), si è aggiudicata il Pisa Book Translation Awards, premio organizzato dal Festival in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa per valorizzare il prezioso contributo dato dalle traduttrici e dai traduttori alla diffusione delle conoscenze e agli scambi culturali tra le nazioni. Nella terzina finalista della quinta edizione del riconoscimento anche le traduttrici Laura Angeloni, per ‘Io sono l’abisso’ di Lucie Faulerová (Miraggi) ed Elvira Grassi, per ‘Amelia’ di Anna Burns (Keller). 

La giuria del Premio ha assegnato il riconoscimento a Milena Sanfilippo con la seguente motivazione: “Nella raccolta di microracconti di Douglas Coupland una miriade di voci tratteggia il vivere contemporaneo, attraverso flash narrativi che lasciano intravedere, a mo’ di improvvise epifanie, paure e solitudini, ambizioni e delusioni, velleità e sconfitte di un’umanità che si racconta senza filtri. La modalità autodiegetica scelta da Coupland accompagna il lettore dentro le vite dei personaggi e la narrazione si nutre di una prosa accurata, attenta ai dettagli, sempre precisa e tagliente. La traduzione di Milena Sanfilippo restituisce queste peculiarità con competenza e cura”. 

Sono stati inoltre assegnati i premi alla carriera alla traduttrice Elena Liverani e a Marco Cassini, editore di SUR. Il Premio Speciale Poesia è andato ad Alberto Cristofori, per la traduzione di Canto di me stesso (Song of Myself, Edizioni LOW) di Walt Whitman, mentre il premio speciale della Giuria è stato conferito a Giulia Ansaldo, per la traduzione di ‘Tutte le ore e nessuna’ di Asli Erdogan.

Tra gli eventi in calendario il workshop di scrittura creativa proposto dalla Scuola Carver e il laboratorio su lettura e scrittura presentato dalla Fenysia – Scuola di linguaggi della cultura. Appuntamento centrale del Festival anche le Lezioni di storia a Palazzo Reale nel suggestivo scenario della Sala degli Arazzi con Fabrizio Tonello (Storia degli Stati Uniti in 18 quadri: dalle piantagioni alla Silicon Valley), Gabriele Ranzato (Eroi pericolosi: la lotta armata dei comunisti nella Resistenza), Fabio Guidetti (Roma dalla Repubblica ad Augusto: tra democrazia e “uomo forte”), David Salomoni (Donne guerriere del Rinascimento italiano: tra realtà e mito).

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